“Le giornate della sicurezza” ad Udine

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giornate sicurezza udine 1Evento organizzato da Confindustria Udine per portare il tema della sicurezza tra la gente

La sicurezza è il tema attorno cui l’iniziativa “Sicurezza tra la gente 2012 – Le giornate della sicurezza”, che fino al 20 maggio animerà il centro di Udine con iniziative, incontri, dibattiti e dimostrazioni pratiche. La giornata inaugurale è stata un intenso momento di riflessione condivisa sui temi della sicurezza condotta dalla giornalista Marinella Chirico. Protagonisti i più alti rappresentanti delle istituzioni che hanno promosso l’iniziativa: Anmil; Aziende dei Servizi Sanitari; Camera di Commercio di Udine; Comune di Udine, Cgil, Cisl Alto Friuli, Cisl Udine, Uil; Confindustria Udine; Fondazione Crup; Direzione Provinciale del Lavoro; Direzione Provinciale Inail; Ordini e Collegi professionali; Università di Udine e Vigili del Fuoco.

Ad aprire la serie degli interventi è stato il sindaco di Udine Furio Honsell, che nel confermare la volontà di fare di Udine la capitale della sicurezza, ha dato vita a un simpatico siparietto per evidenziare, con una dimostrazione pratica, i rischi della guida in stato di ebrezza; dal canto suo, il presidente di Confindustria Udine, Adriano Luci, ha sottolineato come la sicurezza sia “un fenomeno culturale; è necessario che i nostri principi e i nostri buoni esempi vengano condivisi dalla cittadinanza, perché di fronte a questo argomento siamo tutti ugualmente coinvolti” .

Il rettore dell’Università di Udine, Cristiana Compagno, dopo aver ricordato l’attività di Sprint, il centro di trasferimento tecnologico in tema di sicurezza e prevenzione intersettoriale, ha sottolineato come la sicurezza sia “cultura, alta formazione, ricerca ma anche trasferimento tecnologico, e sinergia con tutti gli attori del territorio”.

Per Federico Verzegnassi, membro del consiglio della Camera di Commercio, partecipare a questa iniziativa “è un obbligo morale; noto che tutte le micro, piccole e medie aziende del Friuli affrontano il tema della sicurezza con assoluta serietà”.

Sul fenomeno infortunistico per analizzare dimensioni, tendenze, effetti delle misure adottate, si sono poi registrati gli interventi del direttore provinciale Inail, Cristiana Capobianchi, che ha ricordato come gli infortuni siano in calo: “in Italia siamo sotto i 900.000 infortuni, anche se il numero resta pur sempre alto: nel 2010 in Friuli Venezia Giulia c’è stato un calo del 3,6% rispetto all’anno precedente, grazie anche all’applicazione di una normativa efficae”.

Il fenomeno infortunistico è stato poi osservato dal punto di vista dei lavoratori e delle imprese. “Lo stato della sicurezza in fabbrica – ha rimarcato Alessandro Forabosco, segretario provinciale CGIL a nome delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL Alto Friuli, CISL Udine e UIL – è un impegno storico del sindacato. Noi ribadiamo due principi: primo, quello di non delegare come sindacato a nessuno questo compito, ma di farci carico nella pratica contrattuale e negoziale di questo problema. Secondo, la salute non si monetizza”. Per il presidente di Confindustria Udine, Adriano Luci, “per raggiungere l’auspicato obiettivo infortuni zero, è fondamentale il lavoro all’interno delle aziende per la giusta attenzione e formazione alla prevenzione. Solo con i buoni esempi possiamo trasmettere i giusti valori”.