Anche Ance Trentino partecipa al D-Day delle costruzioni

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Ance trento enrico garbari 1Garbari: “è arrivata l’ora di pagare i conti in sospeso, un miliardo di euro pronto per essere trasformato in decreto ingiuntivo nei confronti dell’amministrazione pubblica debitrice”

Si stima che l’ammontare complessivo dei crediti delle imprese del sistema Ance (Associazione nazionale costruttori edili) sia di oltre 9 miliardi di euro e che tutto il comparto raggiunga i 19 miliardi complessivi.

Parte la mobilitazione del mondo delle costruzioni contro i ritardati pagamenti della pubblica amministrazione che vede riuniti insieme i costruttori dell’Ance, tutta la filiera riunita sotto Federcostruzioni, gli artigiani, le cooperative e tutto il comparto industriale delle costruzioni. Grazie a una capillare azione di monitoraggio condotta da tutto il sistema Ance, si è finora raggiunta la cifra di un miliardo di crediti delle imprese Ance. Si tratta di una prima tranche di credito che è pronta per essere trasformata in un decreto ingiuntivo. Si stima che di questo passo si potrà arrivare a 9 miliardi solo per le imprese Ance e a 19 per tutto il comparto e che vede coinvolte oltre 1.300 amministrazioni.

Una situazione non più sostenibile, soprattutto in un periodo di crisi così forte per il settore delle costruzioni che dall’inizio della crisi ha visto ridursi drasticamente gli investimenti (-24%) e che ha lasciato a casa oltre 380.000 lavoratori occupati dal settore.

Accanto a questa situazione, si aggiunge una pesante stretta fiscale sulla casa che si ripercuote su tutto il settore, visto che è prevista l’Imu anche su fabbricati invenduti e aree edificabili, e un sempre più allarmante razionamento del credito fondamentale per l’attività del settore (in 4 anni -44,3% i mutui per investimenti in edilizia non residenziale, -38,2% quelli in edilizia residenziale).

Quella dei costruttori non è un’iniziativa contro le amministrazioni pubbliche, in questi anni rimaste schiacciate sotto il peso del patto di stabilità che ha bloccato di fatto qualsiasi investimento: l’iniziativa può contare sul sostegno dell’Anci, dell’Upi e dei sindacati dei lavoratori e di molte altre associazioni che sono impegnate su questo fronte.

“Un intero settore è in ginocchio – afferma il presidente nazionale dell’Ance Paolo Buzzetti – è necessario trovare immediatamente una soluzione concreta, anche a costo di recuperare il denaro dovuto anche tramite azioni legali. In questi anni abbiamo responsabilmente fatto proposte concrete che non hanno trovato ascolto, oggi è il momento di avere delle risposte.”

Per il presidente di Ance Trento Enrico Garbari, “i ritardati pagamenti coinvolgono anche le imprese trentine, soprattutto quelle che eseguono lavori al di fuori dei confini provinciali. Accogliamo con favore il disegno di legge che è stato esaminato favorevolmente dalla prima commissione consiliare della Provincia autonoma di Trento nella parte in cui prevede l’accelerazione dei pagamenti alle imprese da parte anche dei Comuni, con la possibilità che i pagamenti stessi, in caso di ritardo, possano essere anticipati da parte di Cassa del Trentino”.