Decolla in Trentino la “Export business school” organizzata in collaborazione tra Unicredit, Università di Trento, il Politecnico di Milano

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Una palestra per oltre 60 medie e piccole imprese del Trentino Alto Adige. Mazzalai (Confindustria Trentino): “uno strumento fondamentale per le imprese”. De Laurentis (Confartigianato Trentino): “l’internazionalizzazione è utile anche per le piccole e medie imprese”

Export Business School è l’iniziativa che UniCredit ha organizzato per oltre 60 piccole e medie aziende del Trentino Alto Adige, in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento e il MIP – Politecnico di Milano, con la Libera Università di Bolzano e lo studio Hager & Partners di Bolzano, con l’intento di offrire agli imprenditori strumenti e metodologie per percorrere le strade dell’export in modo efficace e competitivo.

La Export Business School si articola in sei appuntamenti dal 18 maggio al 26 giugno tra Trento e Bolzano. Questi i principali temi trattati:

Strategie per la crescita nei mercati esteri;

Aggregazioni e reti d’impresa a supporto dell’export;

L’analisi e la selezione dei mercati internazionali;

Logistica, reti distributive e partnership estere;

La contrattualistica e la fiscalità per l’export;

La gestione dei rischi, finanziamenti, trade finance.

E’ prevista una giornata di consulenza con l’obiettivo di agevolare gli imprenditori a concretizzare le loro idee di business in ambito internazionale.

“E’ con vero piacere che diamo il via oggi alla Export Business School, iniziativa che nasce da una collaborazione virtuosa tra UniCredit, mondo universitario, mondo delle imprese e delle professioni – afferma Mariangela Franch, prorettore Università degli Studi di Trento -. Questo progetto si colloca all’interno di una più ampia strategia di definizione di reti che caratterizza sia UniCredit che l’Università di Trento. Nello specifico, la banca ha facilitato sia la definizione della rete tra le imprese coinvolte nella scelta di aprire il proprio business verso mercati nuovi e promettenti, sia quella tra atenei che seguiranno l’offerta formativa proposta dalla Export Business School. L’Università di Trento ha favorito la definizione della rete tra gli studenti disposti ad aprirsi ad un’esperienza unica e sfidante”. Per la prorettore “la particolarità della proposta sta, da un lato, nel coinvolgimento di oltre sessanta piccole e medie imprese del Trentino e dell’Alto Adige in un percorso di formazione avanzata sulle tematiche connesse alle scelte di internazionalizzazione, e dall’altro, di un gruppo selezionato di studenti dell’Università di Trento che saranno invitati come uditori ai seminari proposti dalla Export Business School e che potranno beneficiare di una borsa di studio, messa a disposizione da UniCredit, per svolgere un’esperienza di stage accanto alle imprese che definiranno progetti per entrare nei mercati esteri. Imprenditori e studenti avranno quindi l’opportunità di stabilire momenti di confronto, di crescita e di condivisione di esperienze e progetti, partecipando al consolidamento dei legami tra mondo universitario e mondo del lavoro spesso auspicato ed ora reso possibile dalla Export Business School”.

Per Claudio Aldo Rigo, responsabile di territorio NordEst di UniCredit, “la banca è a fianco delle imprese del Trentino e dell’Alto Adige impegnate ad accrescere la loro attività di esportazione, anche verso nuovi mercati. Il nuovo contesto competitivo è molto ampio e sfidante: é necessario guardare anche oltre i tradizionali mercati della Germania e della Ue, verso nuovi mercati con alte potenzialità di crescita ma lontani e non sempre ben conosciuti. Per affrontare questa sfida molte imprese stanno allargando i loro orizzonti, potenziando le loro competenze, investendo sulla distintività dei loro prodotti, realizzando alleanze e reti per presidiare meglio la dimensione commerciale o logistica. E’ evidente però che soprattutto le piccole e medie imprese hanno bisogno di un forte accompagnamento da parte del sistema Paese”.

Positivi i commenti dell’iniziativa da parte dei vertici delle organizzazioni imprenditoriali locali. Per Paolo Mazzalai, presidente di Confindustria Trentino, “abbiamo aderito con entusiasmo all’Export Business School perché riteniamo che l’internazionalizzazione sia una delle leve, insieme all’innovazione, attraverso le quali le nostre imprese possono reagire alla crisi”.

Per Roberto De Laurentis, presidente di Confartigianato del Trentino, “più si parla di globalizzazione, più si percorrono le strade della internazionalizzazione, più si confrontano i beni disponibili sui mercati mondiali e più ci si rende conto di quanto alto sia il livello qualitativo raggiunto dai nostri prodotti, dai nostri servizi, dalle nostre imprese trentine. Anche quelle più piccole, come talune realtà del mondo artigiano, in grado di soddisfare molteplici e complesse esigenze -grazie all’alta professionalità, alla forte flessibilità, ad una passione che va al di là del semplice ritorno economico- e di occupare, quindi, nicchie di mercato importanti, interessanti, remunerative”.