Seganti: “troppa burocrazia uccide l’economia”
La burocrazia è frutto di una mentalità tipica degli italiani difficile da superare e non c’è un altro modo per ridurre le tasse che ridurre la spesa. L’ha dichiarato l’assessore alle attività produttive della regione Friuli Venezia Giulia, Federica Seganti, nel corso della sua partecipazione alla tavola rotonda che a Trieste ha concluso “Crea il futuro con le tue mani”, giornata dedicata all’ingresso dei giovani nel mondo dell’impresa e del lavoro. A proposito della stratificazione di competenze che contribuiscono ad incrementare la burocrazia in Friuli Venezia Giulia ed in Italia, Seganti ha ricordato che il Consiglio regionale ha ridato vita alle circoscrizioni, di cui lei a suo tempo aveva proposto l’abrogazione.
Senza poter dare parere vincolante, ha ricordato l’assessore, le circoscrizioni contribuiscono a raddoppiare i tempi d’ottenimento, ad esempio, di un permesso di costruzione, tempi che si triplicano se il Comune si è dotato della competente Commissione edilizia. Per Seganti “anche sul nostro territorio è diffusa la convinzione che per evitare problemi è meglio sentire tutti, ascoltare tutti, ma è evidente che in questo modo ogni decisione viene rinviata per mesi, mentre invece sarebbe bene che chi di competenza si assumesse, di volta in volta, le proprie responsabilità”.
Parlando delle imprese che non hanno la possibilità di proporre il loro prodotto o i loro servizi sui mercati esteri, l’assessore ha notato che è evidente che l’artigiano, ad esempio un idraulico, non può che rivolgersi al mercato interno, che va liberato in termini di capacità d’acquisto. “Una manovra possibile solo con la diminuzione della tasse attraverso la riduzione della spesa pubblica” ha detto l’assessore, affermando che non c’è altra via e ricordando che “noi siamo figli di una cultura economica per cui l’essere keynesiani (la politica keynesiana è stata tra le concause dell’indebitamento pubblico) favoriva la ricchezza, mentre la leva finanziaria, anch’essa pro indebitamento, faceva crescere le imprese”. Sempre a proposito della spesa pubblica, l’assessore ha rilevato che “quella per il sistema sanitario a livello nazionale è aumentata del 50% in 5 anni mentre nella nostra regione, che è l’unica ad essere al di fuori del sistema sanitario nazionale, l’incremento nello stesso periodo è stato del 10% ed i servizi continuano ad essere ottimi”. Seganti si chiede “perché, come ha imposto questo Governo, noi continuiamo a pagare il debito sanitario del resto delle regioni italiane e perché dobbiamo pagare il deficit nazionale del trasporto pubblico, visto che il nostro ce lo paghiamo completamente” ha continuato l’assessore, ricordando come l’incremento delle tasse stia portando ad una riduzione prospettica dei consumi.
Infine l’approccio dell’attuale governo alla comunicazione: “quando il presidente del Consiglio comunica che da qui a fine anno gli immobili si svaluteranno del 20% – ha spiegato Seganti – influenza l’imprenditore edile ed i proprietari, ma soprattutto impone alle banche il rientro sui fidi per la svalorizzazione dei capannoni artigianali ed industriali, con le relative conseguenze negative per gli imprenditori”.