Nel 2010 sulle strade del Friuli Venezia Giulia sono accaduti 3.933 incidenti con 103 morti e 5.137 feriti

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Ravina trento incidente stradale 4 1Riccardi: “dati sempre preoccupanti, ma in costante calo rispetto al passato”

Nel 2010, sulle strade del Friuli Venezia Giulia, a causa di 3.933 incidenti (con danni alle persone) sono decedute 103 persone e si sono registrati 5.137 feriti. Dati significativi, certo, ma – rileva l’assessore regionale alle infrastrutture Riccardo Riccardi – rispetto al 2009 gli incidenti stradali sono diminuiti del 12,5% (da 4.494 a 3.933), il numero dei feriti è calato del 14,6% (da 6.016 a 5.137) ed i decessi si sono ridotti del 12% (da 117 a 103), come evidenzia la “Relazione sullo stato dell’incidentalità in Friuli Venezia Giulia” che lo stesso Riccardi ha presentato al presidente della Regione Renzo Tondo ed alla Giunta regionale.

“Queste cifre, pur terribili, collocano comunque la Regione tra i primi posti in Italia, nel confronto con le altre realtà regionali, nella riduzione degli incidenti stradali e nella relativa mortalità – ha osservato Riccardi – a conferma del sempre maggior impegno e degli sforzi della Regione e di tutte le altre istituzioni del territorio, dagli enti locali alle scuole, dalle Forze di Polizia a FVG Strade ed Autovie Venete, per controllare le nostre strade e per comunicare sempre più la necessità di comportamenti adeguati e sicuri”.

Secondo la Relazione (una prima edizione curata in collaborazione tra le direzioni regionali Infrastrutture, Finanze e Salute, Università di Udine ed Insiel, che si basa sui dati raccolti dal Centro regionale monitoraggio della Sicurezza stradale/CRMSS), il più vistoso calo di incidenti 2010/2009 si registrano proprio in Friuli Venezia Giulia, seguita da Sardegna (-9,8%), provincia di Bolzano (-9,0%) e Toscana (-5,9%), mentre registrano un aumento percentuale degli incidenti soprattutto Molise e Basilicata. Dalle analisi dei tipi di incidente e delle conseguenze sanitarie (tenendo comunque conto che sono parziali i dati riferiti all’area di Trieste e Monfalcone) si ricava inoltre che il 40% degli incidenti si sono verificati in provincia di Udine (con un aumento dei decessi rispetto al 2009 – unica area della Regione in cui vi è stato un incremento di esiti mortali), il 25% in provincia di Trieste, il 23% del Pordenonese e circa il 12% nella provincia di Gorizia.

A livello comunale, per numero di incidenti, Trieste è in cima alla lista, con quasi l’11% di tutti gli incidenti mortali del Friuli Venezia Giulia, seguita da Udine, Pordenone, Monfalcone, Gorizia, Lignano Sabbiadoro, Codroipo, Ronchi dei Legionari, Porcia e San Vito al Tagliamento: queste dieci aree segnalano il 56,9% di tutti gli incidenti della regione.

In generale, i mesi 2010 “più incidentati” sono stati gennaio e luglio, mentre le giornate più tragiche si confermano venerdì, sabato e domenica: il maggior numero di incidenti al venerdì (639 su 3.933), il maggior numero dei morti tra sabato e domenica (45 su 103). Quasi il 72% dei morti e dei feriti a seguito di incidente stradale è costituito dai conducenti dei veicoli coinvolti, i passeggeri trasportati il 17,5% dei morti ed il 20,3% dei feriti, mentre i pedoni (notoriamente utenti “deboli” della strada) risultano essere il 7,8% dei feriti ed il 10,75 dei morti. Le categorie di utenti della strada maggiormente colpite dagli incidenti sono quelle degli ultra sessantacinquenni (33 morti e 671 feriti) e nella fascia d’età 30-44 anni (28 morti e 1.477 feriti).

Il 72,6% degli incidenti registrati in Friuli Venezia Giulia nel 2010 è avvenuto su strade urbane, provinciali e statali entro gli abitati, causando il 39,8% dei morti ed il 69,8 per cento dei feriti. Per quanto riguarda le dinamiche degli incidenti, il 24,6% degli incidenti è stato causato dal mancato rispetto di precedenze, svolte irregolari e comportamenti scorretti. Nell’11% dei casi, tipicamente dei tamponamenti, la colpa è da attribuire al mancato rispetto delle distanza di sicurezza ed il 6,2% all’eccesso di velocità. Gli incidenti 2010 in cui almeno un conducente era in stato fisico “alterato” (accertato contestualmente al momento dell’incidente) sono stati 223.

Interessante, infine, è il calcolo dei cosiddetti YLL (“years of life lost”), cioè degli anni di vita persi a causa di una morte precoce rispetto alla speranza di vita, e dei YLD (“years lived with disability”), gli anni di vita vissuti con disabilità: in Regione si stima che nel 2010 siano stati perduti complessivamente per incidenti avvenuti sulla strada circa 3.861 anni di “vita sana”, che corrispondono a più di 10 anni al giorno.