Marta Zanetti alfiere della Serenissima nella classe Skud 18
di Gemma Canzonieri
Il conto alla rovescia per l’evento sportivo che tiene incollati al teleschermo milioni di spettatori in tutto il mondo, le Olimpiadi di Londra, è ufficialmente iniziato come pure quello per le Paralimpiadi che inizieranno subito dopo, cioè tra 91 giorni. Sarà proprio in quell’occasione che Marta Zanetti, classe 1974, potrà esaltare il nome dell’Alto Adriatico nella vela, per la prima volta divenuta prova olimpica.
Marta Zanetti è originaria di Portogruaro, in provincia di Venezia, ma da quasi dieci anni vive a Trieste, dove lavora come addetta al bilancio sociale per la sede centrale delle Assicurazioni Generali.
Dopo un grave incidente avvenuto nel lontano 1992, quando aveva poco più di vent’anni, Marta dovette affrontare l’amputazione dell’arto inferiore destro, ma questo, visti i risultati ottenuti oggi, non si può dire che la scoraggiò, anzi. Dopo essersi trasferita a Trieste conobbe presto il mondo della vela grazie al suo compagno di vita, anch’egli appassionato di questo bellissimo sport d’acqua. Un allenamento costante sul lago di Garda e una forte squadra di supporto, quella di Lignano in provincia di Udine, hanno ora portato Marta Zanetti a veleggiare per la squadra italiana Paralimpica della classe Skud 18. Già lo scorso maggio 2011, Zanetti, assieme a Marco Gualandris, ha dato prova delle sue straordinarie capacità presso la sede del Circolo Vela Gargnano e la Marina di Bogliaco 2000, dove in occasione del Campionato Europeo Access Dinghy si è classificata al secondo posto dopo l’Inghilterra.
Zanetti ha veleggiato nelle più importanti gare del mondo, portando la sua squadra al quinto posto assoluto e quarto come nazionali anche nelle ultime gare di classificazione tenutesi a Portland, dove si trova tutt’ora per continuare l’allenamento alla grande prova olimpica.
“Conosco questi ragazzi e ragazze da anni” ha dichiarato il presidente della FIV (Federazione Italiana Vela) Carlo Croce durante la presentazione della squadra nazionale che parteciperà alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi, “mi sono affezionato e sono coinvolto nella loro vita. Ciascuno ha la sua peculiarità e potenzialità. Nel corso degli ultimi quattro anni, con Luca De Pedrini e con Paolo Ghione, abbiamo intrapreso un lavoro immane per creare un gruppo di tecnici federali che continuino a crescere, a progredire per costruire una squadra di cui sono assolutamente e profondamente orgoglioso”.
Occhi puntati, dunque, sull’imbarcazione a due posti su cui Marta Zanetti veleggerà alle Paralimpiadi di Londra 2012 con il ruolo di addetta ala vela, per far vincere l’Alto Adriatico, ma soprattutto il coraggio delle diversità.