Bru Zane, presentata la nuova stagione che presenta in cartellone tantissimi eventi

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Bru Zane basilica dei frari 1Bilancio dell’attività del ‘Centre de Musique Romantique française’
di Giovanni Greto

La conferenza stampa di qualche giorno fa, convocata per presentare la prossima stagione musicale, è stata anche l’occasione per fare il punto sulle attività del ‘Centre de Musique Romantique française’, che ha sede nel palazzetto Bru Zane. Hanno preso la parola il neodirettore generale, in carica da due mesi, Florence Alibert e il direttore scientifico Alexandre Dratwicki. L’attività, innanzitutto, è rivolta, mediante un lavoro di esplorazione “archeologica”, alla ricerca del repertorio romantico francese, allo scopo di dissodare terreni ancora vergini : manoscritti inediti, fondi privati, collezioni non catalogate.

Nella quarta stagione, che inizierà il 22 settembre, per concludersi il 31 maggio 2013, aumenterà il numero dei concerti – da 297 a 320 – , disseminati in 141 città: 51 avranno luogo in Italia, 46 in Germania e Austria, 16 in Asia (Cina e Corea del sud), 205 in altri paesi, dal Belgio alla Bulgaria, dalla Lituania al Canada. Ma il ‘Centre’ persegue altri obiettivi fondamentali, il primo dei quali è continuare a lavorare sul radicamento del Palazzetto a Venezia, in particolare nel far scoprire, conoscere e amare la musica classica ai bambini e ai giovani. Per questo, verranno coinvolti i bambini delle scuole elementari, che assisteranno a concerti a loro dedicati e parteciperanno a laboratori ed incontri con vari artisti. Vi è poi l’intenzione di diffondere a livello internazionale i concerti programmati, sviluppando ulteriori partenariati in Italia, con realtà musicali rilevanti, prendendo come modello la collaborazione instaurata nel 2009 con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Da ricordare come, a livello internazionale, oltre 200 partner – dal Musikverein di Vienna alla Konzerthaus di Berlino – rilanciano attualmente le attività del ‘Centre’ nella sua missione di riscoperta.

Tra le novità del cartellone della nuova stagione, per la prima volta ci sarà un “weekend palazzetto Bru Zane a Parigi” a giugno 2013 al teatro des Bouffes du Nord. Un punto di partenza, per organizzare finesettimana o festival simili a Londra, Bruxelles, Berlino e magari anche Tokyo. In tali weekend, verranno proposte le migliori riscoperte veneziane al pubblico internazionale, una sorta di palcoscenico itinerante della musica romantica francese dal 1780 al 1920. Tra i desideri del ‘Centre’ spicca quello di collaborare in modo regolare con grandi orchestre sinfoniche italiane attraverso una o due produzioni all’anno di musica romantica francese da includere nella loro stagione. Si stanno altresì sviluppando nuove relazioni con artisti italiani, come quello con il pianista Roberto Prosseda, presente alla conferenza, il quale ha riscoperto il manoscritto di un concerto di Charles Gounoud (1818-1893) per pianoforte a pedaliera. Grazie al Palazzetto, è partito un progetto, che, oltre a sfociare in un concerto in pubblico, si sviluppa in esecuzioni discografiche. In sintesi, il Palazzetto affianca il musicista dalla scoperta dell’inedito, alla ricerca del materiale, agli studi filologici. Prosseda dal vivo ha eseguito un brano di Charles-Valentin Alkan per piano-pedalier, su di un pianoforte ‘normale’ e si esibirà il 4 giugno al teatro Olimpico di Vicenza in programma di musiche, tutte per piano pedalier, di Alkan, Franz Liszt, Alexandre Boely e di Robert Schumann.

Significative novità editoriali completano una stagione che si preannuncia ricchissima. Il lancio di una nuova collana di libri-dischi dal titolo ‘Opera Français, il quarto volume della collana ‘Musique du Prix de Rome’, dedicato a Max d’Ollone. Anche per il 2012-2013 si avvicenderanno tre festival: il Festival d’autunno 2012 (8 concerti dal 22 settembre al 4 novembre), ‘Antichità, mitologia e romanticismo’, che avrà come filo conduttore numerose tematiche storico-culturali: la figura dell’eroe, la grandezza di Roma, il Neoclassicismo, dall’Illuminismo al Romanticismo, Miti e leggende, Antichità e modernità. Dal 2 al 28 febbraio 2013 ritorna ‘Le salon Romantique’, un ciclo di 7 concerti dedicati alla musica dei salotti romantici di Francia, esaltandone il repertorio cameristico, dai recital solistici a svariate formazioni. Il terzo Festival, conclusivo (13 concerti dal 20 aprile al 31 maggio 2013), sarà invece un appuntamento monografico con la produzione di Theodore Gouvy (1819-1898), un autore che visse fra Francia e Germania ed esplorò tutte le forme dell’arte romantica. Il titolo del festival, ‘Theodore Gouvy tra Francia e Germania’, allude alla doppia matrice culturale del compositore, storicamente prussiano, ma naturalizzato francese nel 1851.

Un breve commento, infine, sugli ultimi tre concerti del festival appena concluso, dedicato a Theodore Dubois. Il primo ha visto l’interazione efficace tra il pianista Billy Eidl e il giovane baritono Jean-François Rouchon, intervallata da alcuni brani per pianoforte solo come il celebre ‘Claire de lune’, dalla ‘suite Bergamasque’ di Claude Debussy. Il secondo, nella magia della basilica ai Frari, ha esplorato il repertorio sacro di Dubois. L’eccellente organista Pierpaolo Turetta ha dapprima eseguito estratti dai ‘Douze pieces pour grand orgue ou piano-pedalier’, scritti nel periodo in cui Dubois occupava il prestigioso posto di organista della chiesa Madelaine di Parigi (dal 1877 al 1896). Nella seconda parte, una composizione di Charles-Marie Widor (1844-1937), organista alla chiesa di Saint Sulpice di Parigi, la ‘Symphonie pour orgue n. 5 in fa diesis mineur op.28’. Un piacere per gli orecchi, ascoltare gli innumerevoli mutamenti timbrici delle tre diverse tastiere, i pianissimi e i fortissimi, perfettamente eseguiti, ed alcuni momenti di sola pedaliera, tecnicamente affascinanti. Il concerto conclusivo ha infine offerto l’opportunità di ascoltare una pronipote di Dubois, Carole, la quale, assieme a Olivier Godin, ha eseguito un programma del trisavolo interamente dedicato al pianoforte a 4 mani, un genere musicale che nell’Ottocento fungeva da momento di socializzazione, mezzo di propaganda e d’insegnamento, commercio redditizio e lucroso per gli editori.