Sicurezza antisismica degli edifici industriali: l’impegno di Confindustria nella messa a norma

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Michelangelo Agrusti pres unindustria prodenone-Umberto Natalucci pres ord ing prov pordenone-Walter lorenzon pres Ance pordenone 1
Michelangelo Agrusti pres unindustria prodenone-Umberto Natalucci pres ord ing prov pordenone-Walter lorenzon pres Ance pordenone 1Pordenone, accordo tra Ance e professionisti per valutare lo stato degli immobili. Anche a Padova collaborazione tra imprenditori e ingegneri per ispezionare i capannoni

Favorire un’efficace azione preventiva in materia di sicurezza degli edifici e delle strutture industriali, con particolare riguardo alle loro caratteristiche antisismiche mettendo a disposizione delle imprese associate a Unindustria-Ance un pool di professionisti disponibili a effettuare indagini conoscitive sulle strutture degli immobili. L’accordo siglato tra Michelangelo Agrusti, presidente di Unindustria Pordenone e Umberto Natalucci, omologo presso l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Pordenone – presente anche Walter Lorenzon, presidente Ance Pordenone, terza sottoscrittrice del patto – affronta operativamente, con finalità di prevenzione, l’emergenza che ha provocato morte e distruzione in Emilia Romagna e grande preoccupazione nel Nord Italia, dove i movimenti tellurici sono, da diverse settimane, all’ordine del giorno.

Per Agrusti “terremoti di tale portata e durata impongono controlli ancor più serrati ed accurati di quanto efficacemente attuato sino a oggi. In Emilia non tutta l’edilizia industriale ha retto all’impatto. Unindustria ha il dovere di aiutare le imprese a verificare accuratamente la sicurezza delle infrastrutture dentro cui operano le persone e sono custoditi i macchinari di produzione. L’accordo con l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Pordenone è quanto mai tempestivo”.

Due le macro-fasi caratterizzanti il rapporto tra professionista ed impresa. “Nella prima, di verifica, sarà controllata la documentazione tecnico-amministrativa della struttura, ivi comprese eventuali successive variazioni, sotto il profilo della normativa sismica ed eventuale normativa urbanistico – edilizia mediante indagine conoscitiva – ha spiegato Umberto Natalucci -. Segnaleremo le eventuali migliorie al fine della riduzione del rischio sismico e forniremo le indicazioni specifiche per le emergenze di questa natura nell’ambito del documento generale per la gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro”. Nella seconda fase il sarà rilasciato un “verbale contenente l’esito della ricognizione e proposti i suggerimenti emersi in prima battuta”.

L’accordo ha carattere d’urgenza e proprio in ragione di ciò, già la prossima settimana, saranno definiti tra le parti i dettagli operativi dell’accordo. Questo consentirà al pool costituitosi permanentemente in Unindustria, di comunicare alle imprese che ne faranno richiesta, a vantaggio dei tempi di attuazione delle verifiche, la tipologia della documentazione da preparare in vista della visita del professionista ed altri aspetti tecnici. “Il successivo rapporto col professionista per ulteriori interventi di verifica, miglioramento o adeguamento delle strutture – hanno sottolineato Agrusti e Natalucci – od anche finalizzato alla realizzazione delle migliorie suggerite, dovrà essere oggetto di diverso ed autonomo incarico”.

Anche Confindustria Padova si sta muovendo con sollecitudine per dare risposta alle sollecitazioni venute dal Prefetto di Padova, Ennio Mario Sodano sulla sicurezza dei capannoni industriali dopo il sisma in Emilia. Confindustria Padova sta operando in stretto coordinamento con il sistema confindustriale veneto, in una duplice direzione: definire collaborazioni a livello regionale con gli Ordini professionali, in particolare con l’Ordine degli ingegneri, per mettere a disposizione degli imprenditori che lo richiedessero ingegneri strutturisti di provata esperienza per analisi o collaudi strutturali. Sempre d’intesa con gli ingegneri, è in corso la messa a punto di linee guida applicative per la migliore sicurezza dei capannoni, che saranno oggetto di un’azione di informazione e formazione rivolta agli imprenditori. “A causa dell’evento sismico in Emilia – dichiara il presidente di Confindustria Padova, Massimo Pavin – gli imprenditori stanno prendendo coscienza di questo tipo di rischi. Il nostro obiettivo è dare loro tutti gli strumenti tecnici e normativi affinché, senza suscitare allarmismo inutile, ci sia una valutazione attenta e consapevole di ogni situazione e, laddove necessario, si proceda a controlli o a collaudi sulle strutture, specie su quelle più vetuste”.