Federalismo fiscale, Zingaretti scrive a Monti: “le autonomie speciali ci rubano le tasse sulle immatricolazioni di auto”

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Nicola zingaretti presidente provincia roma 2 1Mentre le province ordinarie a corto di fondi hanno dovuto aumentare considerevolmente le tasse sui veicoli, Trentino, Alto Adige e Val d’Aosta le hanno tenute al minimo, con boom di immatricolazioni

Al presidente della provincia di Roma, il progressista Nicola Zingaretti, gli effetti del federalismo fiscale piacciono poco, specie quando questi si trasformano in un boomerang per quegli enti locali che hanno problemi di bilancio e che per far quadrare i conti devono incrementare la pressione fiscale, diventando così meno competitive verso le realtà meglio amministrate che tengono basse le tasse.

Zingaretti ha inviato una lettera al presidente del Consiglio, Mario Monti, sul tema dell’Ipt (Imposta provinciale di trascrizione) legata all’immatricolazione dei veicoli e “sul mancato adeguamento di questa imposta da parte delle province di Trento e Bolzano e dalla regione Val d’Aosta che tutt’ora operano sotto ‘tariffa base’ avvalendosi del loro statuto autonomo”.

Quel che rosica a Zingaretti è che da quando ha dovuto portare al massimo consentito l’importo dell’Ipt “nella sola provincia di Roma si è registrato nell’ultimo anno una diminuzione dell’84% delle auto immatricolate, soprattutto da parte delle società di noleggio e leasing delle autovetture” causando un notevole ammanco nelle casse della provincia. “Gentile Presidente, torno di nuovo a segnalarle l’effetto devastante provocato dalla scelta delle province di Trento, Bolzano ed Aosta di non adeguare le tariffe IPT alle disposizioni indicate dalla riforma Calderoli del 2011 sul Federalismo” scrive Zingaretti a Monti fingendo di non sapere che l’incremento della tassazione sull’immatricolazione dei veicoli per le autonomie speciali era solo facoltativa, mica obbligatoria. Ovvio che tra una tassa d’immatricolazione fissa a 151 euro valevole nelle autonomie speciali e una variabile in base alla potenza degli autoveicoli che pesa da 3,511 e 4,565 euro/kW, in molti, ad iniziare dalle società di autonoleggio e delle flotte scelgano d’immatricolare nelle province dove costa meno, risparmiando sia all’atto dell’immatricolazione, ma anche sulla tassa di possesso e sulle assicurazioni negli anni a venire, in modo da riversare i minori costi a vantaggio dei loro clienti.

Questa situazione non piace affatto a Zingaretti (e prima di lui al suo omologo fiorentino, altra realtà, oltre a Roma, dove le società di autonoleggio erano particolarmente attive): “tutto ciò ha causato un crollo in molte città italiane di nuove immatricolazioni e un aumento invece del 58.214% per Bolzano, del 14.402% per Trento e del 943% per Aosta. La situazione che si è determinata porterà verso queste 3 sole province un fiume di denaro che tra IPT e tassazione sulla RC auto è valutabile in almeno 300 milioni di euro all’anno. Tutte risorse tolte alla fiscalità delle altre regioni e province italiane”. Rosicando sempre di più, il progressista Zingaretti nella sua missiva a “Mani-di-forbice” Monti sottolinea come “nel vivo del dibattito sulla revisione della spesa non posso non segnalare questa assurda anomalia, e La invito al più presto a valutare tutte le opzioni possibili per porvi rimedio”. Meglio sarebbe che Monti chiedesse a Zingaretti e alla Polverini (presidente della regione Lazio) di fare qualche ulteriore sforzo per portare efficienza nelle loro amministrazioni, riducendo sprechi e disservizi, in modo da poter abbassare pure loro la tassazione sui cittadini, invece che aumentarla.