Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore: tempo di bilanci per la vendemmia

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prosecco nuovo logo 1La qualità è buona anche grazie all’esperienza dei viticoltori che ha fatto la differenza, con attenzione all’ambiente con la trasformazione delle vinacce in compost

La vendemmia sta volgendo ormai a conclusione e per i produttori del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore il cielo si presenta sereno. La quantità sarà in linea con la media della denominazione, la qualità si presenta buona e i prezzi saranno stabili. In un anno pieno di contraddizioni dal punto di vista meteorologico, caratterizzato da un inverno asciutto, una primavera umida e un’estate molto siccitosa, a fare la differenza nella qualità delle produzioni è stato il sapere dei viticoltori dell’area storica del Prosecco.

Grazie alla loro esperienza, questi hanno saputo attendere il momento migliore per la raccolta e l’aver temporeggiato per 10 giorni rispetto ai colleghi di altre aree d’Italia ha dato loro ragione. Le piogge, infatti, hanno permesso alla pianta di riprendere il perfetto funzionamento e raccogliere uve sane e mature non solo per l’equilibrio tra acidi e zuccheri, ma anche per il contenuto di sostanze aromatiche. Merito anche del Consorzio di Tutela che ha monitorato costantemente la stagione e orientato i produttori nelle scelte attraverso periodici bollettini e le riunioni di prevendemmia. Questo è avvenuto attraverso cinque settimanali campionamenti nei 20 vigneti test presenti in tutta la denominazione, dove è stato controllato l’andamento della maturazione attraverso l’analisi delle uve nei diversi momenti che precedono la raccolta per definire l’equilibrio tra acidi e zuccheri.

A fare la differenza non è stata però solo l’analisi chimica dei parametri di zucchero e acidi ma anche l’esperienza dell’uomo attraverso l’analisi sensoriale delle uve. Questa tecnica, introdotta dal Consorzio di Tutela tre anni fa, prevede la degustazione degli acini per determinare il grado di maturazione ottimale per le sostanze aromatiche e polifenoliche presenti nell’uva. Per il primo anno questa analisi si è arricchita di una novità: l’avvio di uno studio volto alla realizzazione di un profilo sensoriale per le uve di Glera, il vitigno base del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. Si vuole completare così l’“identikit del Superiore”. Dopo averla descritta dal punto di vista botanico ed enologico, ora con la prossima definizione del suo profilo sensoriale, questa varietà viene individuata in modo univoco.

La vendemmia 2012 ha introdotto un’altra importante novità che va nella direzione di una viticoltura più sostenibile dal punto di vista ambientale. Proseguirà infatti la sperimentazione avviata nel 2011, per l’utilizzo delle vinacce al fine della produzione di compost per fertilizzare i vigneti. Alcuni campioni di questo sottoprodotto saranno portati in un sito sperimentale dove andranno ad unirsi alla massa in maturazione composta dai sarmenti di potatura già raccolti nei mesi scorsi. Entrambi i materiali sono destinati a divenire concime naturale per i vigneti che sarà distribuito durante l’inverno conseguendo così un duplice obiettivo: da un lato ridurre i rifiuti da lavorazione dei vigneti, dall’altro produrre concime integralmente naturale.