Progetto “mitiga.rumore” ferroviario in Alto Adige: terminate le installazioni tecniche

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PAB progetto mitiga rumore ferrovia lubrificazione binari chiusa 1Progetto pilota della provincia di Bolzano, in collaborazione con RFI, finanziato dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR) per ridurre l’inquinamento acustico provocato dai treni agendo direttamente sui binari, anziché installando le classiche barriere antirumore

La lotta all’inquinamento acustico rappresenta una delle priorità della Giunta provinciale di Bolzano, con particolare attenzione all’asse nord-sud del territorio altoatesino, attraversato sia dall’autostrada A22 che dalla linea ferroviaria del Brennero. E proprio al rumore provocato dai treni è dedicato un nuovo progetto pilota finanziato dal FESR. “Da una serie di studi – spiega il direttore dell’Ufficio aria e rumore della provincia di Bolzano, Georg Pichler – è emerso che le classiche barriere antirumore non sempre producono gli effetti desiderati: questo perché le abitazioni si trovano ad un’altezza superiore rispetto alle barriere stesse”. Inoltre, la morfologia del territorio impone percorsi particolarmente tortuosi, e il minore raggio delle curve ha un impatto negativo sulla produzione di rumore.

Uno studio della società svizzera Prose, su incarico del Comprensorio Val d’Isarco e dell’Agenzia provinciale per l’ambiente, ha evidenziato però la presenza di due possibili soluzioni alternative: entrambe presentano la peculiarità di agire direttamente sui binari. Il progetto pilota si chiama “mitiga.rumore”, e prevede che lungo due distinti tratti della linea ferroviaria del Brennero vengano installati dei riduttori di emissioni acustiche. Il primo tratto è una retta compresa tra gli abitati di Ora e Bronzolo, il secondo è invece una curva nel territorio comunale di Lajon nei pressi dell’abitato di Chiusa.

PAB progetto mitiga rumore ferrovia controllo binari 1In Bassa Atesina sono stati già posati dei cosiddetti smorzatori di vibrazioni: si tratta di sistemi in gomma e acciaio che si montano a intervalli regolari su entrambi i lati delle rotaie. Il passaggio delle ruote metalliche del treno fa vibrare le rotaie provocando il classico sferragliamento, e gli smorzatori assorbono tali vibrazioni. “Riducendo le vibrazioni – prosegue Pichler – si abbatte anche la propagazione del suono che parte proprio dai binari”. Tra Bronzolo e Ora verranno effettuate delle misurazioni del rumore lungo tre tratti: in due di essi verranno montati due diversi tipi di ammortizzatori, il terzo resterà invece privo di questo accorgimento. “Il sistema in Italia non è ancora omologato – aggiunge il direttore dell’Ufficio aria e rumore – quindi i test che effettueremo serviranno a capire quanto effettivamente funzioni questo accorgimento. Per poterlo utilizzare su più larga scala è necessaria la certificazione”. In Val d’Isarco, lungo un tratto in curva nel comune di Lajon, vicino all’abitato di Chiusa, sono stati invece installati dei lubrificatori che rilasciano del grasso sul bordo della rotaia: le ruote, al loro passaggio, trasportano e spalmano il lubrificante lungo la rotaia, riducendo così sia l’attrito che il rumore. Se i test daranno esito positivo, questo sistema, già omologato in Italia e usato da RFI per proteggere i binari dall’usura, potrebbe essere utilizzato in altri tratti particolarmente tortuosi della linea ferroviaria del Brennero.

“Dopo un periodo in cui sono stati realizzati numerosi interventi per il contenimento dell’inquinamento acustico – sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Florian Mussner – abbiamo deciso di affrontare il problema all’origine. Per questo motivo riteniamo il progetto pilota ‘mitiga.rumore’ particolarmente importante, e siamo convinti che potrà portare notevoli benefici a chi vive nei pressi delle linee ferroviarie. Tutto ciò fa parte di un insieme di interventi che hanno come obiettivo quello di migliorare la qualità di vita dei residenti”.