Inaugurato il nuovo consolato del Mali a Padova

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Inagurazione consolato mali padova 1 1A villa Contarini la cerimonia alla presenza delle autorità maliane e locali

Inaugurata alla presenza di numerose autorità civili, militari e religiose la sede del consolato del Mali a Padova. Presente l’ambasciatore della Repubblica del Mali in Italia, Gaoussou Drabo, e del presidente del Consiglio dei Maliani d’Italia, Dabo Soumaila. A condurre l’incontro il console onorario in Padova l’avvocato Gianfranco Rondello.

A fare gli onori di casa dinnanzi a circa 200 ospiti il sindaco di Piazzola, Renato Marcon, e il presidente del Consiglio regionale del del Veneto Clodovaldo Ruffato. Quest’ultimo ha rivolto un saluto all’ambasciatore e al console e al presidente delle associazioni dei maliani nel nostro Paese, affermando come “l’apertura di un consolato è sempre un momento importante e ricco di speranza per quanti credono nel dialogo e nella collaborazione tra i popoli e le nazioni, e lavorano per l’affermazione di un mondo più giusto, pacificato e prospero”. Per Ruffato “quella che si apre a Padova è una nuova ‘porta’ tra la nostra comunità e il popolo del Mali”, ha proseguito il presidente del Consiglio regionale che nel giugno scorso aveva dato udienza ad una delegazione maliana a palazzo Ferro Fini, sottolineando come “questa iniziativa attivi nuovi e proficui scambi culturali, economici e sociali tra i nostri due Paesi; strumenti indispensabili di progresso e determinanti per superare quelle diffidenze e quegli squilibri che spesso sono alla base di tensioni e di conflitti”.

Parole di amicizia, collaborazione e di ringraziamento per gli interventi italiani di cooperazione sono venute dagli esponenti e rappresentanti maliani. Un giornalista della tv del Mali ha raccontato la situazione drammatica della guerra messa in atto dal Governo con l’appoggio delle potenze occidentali per arginare l’offensiva degli integralisti islamici finanziati da Al Qaeda che nell’aprile scorso hanno dichiarato l’indipendenza di una regione del Nord del paese. La crisi maliana ha provocato già oltre 400.000 profughi in un paese di 14,5 milioni di abitanti. E nel Nord del Mali le donne non accedono più all’istruzione come avvenne nell’Afghanistan dei Talebani.