Alto Adige, bilancio a 5 anni dalla nuova legge per l’assistenza ai non autosufficienti

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PAB richard Theiner bilancio 5 anni legge autosufficienza 1
PAB richard Theiner bilancio 5 anni legge autosufficienza 1Theiner: “oltre 14.000 assistiti, una spesa annuale di circa 190 milioni di Euro per un totale di 611,8 milioni di Euro investiti; aumento sensibile degli assistiti a domicilio, forte riduzione delle liste d’attesa per accedere alla case di riposo: bilancio assolutamente positivo”

Cinque anni fa, il 7 novembre 2007, è entrata in vigore in Alto Adige la legge provinciale per l’assistenza alle persone non autosufficienti, rappresentando uno degli interventi più importanti nelle politiche sociali degli ultimi anni. L’assegno di cura è stato pagato per la prima volta nel luglio 2008 e nel gennaio 2009 per i richiedenti ospitati nelle case di riposo. A cinque anni dall’entrata in vigore il bilancio a cura dell’assessore provinciale Richard Theiner.

L’obiettivo primario che era ed è tuttora quello di consentire che le persone bisognose possano restare il più a lungo possibile a casa loro e di dare un aiuto concreto alle famiglie che si prendono cura dei propri familiari. Come ha riferito Theiner, è cresciuto il numero di persone non autosufficienti che vengono assistite nel loro domicilio, anche fra i livelli assistenziali più alti, tanto che si registra un incremento della richiesta del servizio di assistenza domiciliare (nel 2011 ne hanno fatto richiesta in 4.900; nel 2006 le richieste erano 3.640). In tal modo si è alleggerita la pressione sulle case di riposo, tanto che si accorciano le liste di attesa per farvi ingresso e che le case di riposo sviluppano nuove forme di assistenza, quali i ricoveri temporanei.

Anziana con medico foto by shutterstock 1Come ha tenuto a sottolineare l’assessore, i principi fondamentale enunciati dalla legge si sono rivelati giusti. Le persone non autosufficienti hanno per legge il diritto ad un assegno di cura mensile che viene pagato direttamente all’assistito stesso, che può scegliere il tipo di assistenza che desidera. L’assegno però non copre tutti i costi dell’assistenza. Sono previsti quattro livelli assistenziali. A seconda del fabbisogno assistenziale riconosciuto, ogni mese viene pagato un importo che varia da 535 a 1.800 Euro. Il diritto all’assegno di cura dipende solamente dal fabbisogno di cura, indipendentemente dall’età e dalla diagnosi. La spesa annuale a carico della Provincia ammonta a circa 190 milioni di euro (per il 2012 la stima si aggira sui 194 milioni di Euro). A partire dall’introduzione dell’assegno cura, sono stati investiti più di 611,8 milioni di euro nell’assistenza per i non autosufficienti. Per Theiner le spese attuali per l’assistenza si attestano al di sotto delle previsioni riferite ai mezzi finanziari necessari fatte prima dell’introduzione dell’assegno di cura.

Il modello altoatesino è stato studiato ed in parte preso ad esempio dalla provincia di Trento (è entrato in vigore il 1 novembre 2012) e anche da altri stati europei e “copre” 14.318 assistiti (al 7 ottobre 2012), di cui circa 10.000 assistiti a domicilio, 18 team di valutazione e 45.000 inquadramenti effettuati nel 2011.

Se la legge ha avuto successo, come ha sottolineato Theiner, il merito va in gran parte alle famiglie ed agli assistenti ed in particolare alle donne, visto che il lavoro è svolto per l’85% da loro. Come ha riferito Eugenio Bizzotto, direttore dell’Agenzia per lo sviluppo sociale ed economico (ASSE), attualmente sono beneficiari dell’assegno di cura il 2,8% dei cittadini residenti in Alto Adige, pari a 14.118. Di queste persone il 73% (10.281 persone) vivono a casa loro, mentre 3.837 sono ospiti in una casa di riposo. La spesa mensile ammonta a 15 milioni di euro. Parlando dei livelli assistenziali, Bizzotto ha fatto presente come nel livello inferiore, il primo, l’86% degli assisiti vive a casa (5.198) e solo il 14% (865) in casa di riposo; nel secondo livello sono il 72% gli assistiti che riesce a restare ancora a casa (3.147 persone), mentre 1.208 persone sono assistite in casa di riposo; nel terzo nel quarto livello, quelli di maggior necessità di cura si registrano percentuali uguali, ovvero del 52% di assistiti che restano a casa (1.430 del terzo livello e 506 del quarto), mentre sono assistiti in casa di riposo il 48% (1.299 del terzo livello e 465 del quarto). Proprio grazie all’assegno di cura erogato dalla Provincia, come ha detto Bizzotto, gli assistiti riescono a restare a lungo nella propria abitazione. La maggior parte degli assistiti che percepiscono l’assegno di cura sono ultraottantenni con una percentuale del 58% (per un totale di 8.185), mentre quelli compresi nella fascia di età fra i 60 e gli 80 anni si attestano sul 24,4% (per un totale di 3.451). Le persone di età fino ai 60 anni sono il 17,6% (per un totale di 2.482).

Heidi Wachtler, coordinatrice del Servizio per la valutazione della non autosufficienza, ha sottolineato che ogni anno i 18 team di valutazione effettuano oltre 2.000 verifiche sul posto. Finora sono state effettuate 45.497 valutazioni, di cui 28.972 di primo inquadramento. Parlando della qualità dell’inquadramento, ha ricordato che dal 2011 sono stati introdotti a livello provinciale criteri unitari e testati dal punto di vista scientifico. Quale punto dolente ha riferito che delle 500 domande di assegno di cura presentate ogni mese per un totale di 6.000 all’anno, molte non presentano i requisiti minimi richiesti dalla legge (di queste il 40 per cento a Bolzano). Ciò comporta una mole di lavoro per il personale e spesso delusione nei cittadini richiedenti. Per tale ragione sarà mantenuto il servizio dedicato d’informazione telefonica. I ricorsi si attestano al 5%.

Brigitte Waldner, direttrice d’ufficio reggente Ufficio anziani e distretti sociali, ha sottolineato come sia fondamentale nella cura di fare sempre rete. La sfida futura sarà quella di istituire un centro di consulenza competente per poter consigliare in modo adeguato le famiglie sui tipi di assistenza professionale a cui poter far ricorso. Altra sfida sarà quella di incrementare l’offerta di ricoveri temporanei nelle case di riposo per alleggerire i familiari nel gestire il carico dell’assistenza e prevedere posti per il ricovero di disabili anziani e di persone affette da demenza.

L’aspettativa di vita sta aumentando, le malattie croniche anche, le famiglie saranno composte da sempre meno membri. La copertura finanziaria a lungo termine dei costi assistenziali sarà una delle sfide più grandi per il futuro, come ha detto l’assessore Theiner, ricordando, però, come il piano finanziario a lungo termine costituisca parte integrante della legge approvata cinque anni fa, e garantisce pertanto i mezzi finanziari per gli anni a venire, essendo una spesa obbligatoria della Provincia. Assicurare l’assistenza per i non autosufficienti però, come ha ribadito Theiner, non è solo una questione di soldi ma anche un compito di tutta la società. In questo senso ha ringraziato tutte le persone coinvolte nell’attività di cura.