Il Premio Grande Ippocrate 2012 ad Antonio Giordano

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antonio giordano presidente CRO Aviano premio grande ippocrate 2012 1La V edizione del riconoscimento nazionale al presidente del Comitato scientifico della Fondazione Cro Aviano Onlus

Antonio Giordano, presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Cro Aviano Onlus, riceverà il prossimo 19 novembre a Napoli, al Maschio Angioino, il “Premio Grande Ippocrate”, riconoscimento nazionale giunto alla sua quinta edizione che, come scrivono gli organizzatori, “valorizza i protagonisti della ricerca scientifica italiana che oltre ad eccellere nell’attività di studio abbiano saputo diffondere efficacemente presso il largo pubblico, complessi argomenti scientifici, di rilievo per la tutela della salute”.

Michelangelo Agrusti, presidente di Unindustria Pordenone e della Fondazione – di cui la Territoriale è unico socio – ha rivolto le congratulazioni a Giordano comunicando che “l’eminente ricercatore italiano, il cui valore è continuamente ribadito e riconosciuto sia all’estero sia in patria, sta definendo il documento di programma scientifico della Fondazione, riferimento esclusivo per i finanziatori che vorranno promuovere e sostenere i progetti di trasferimento tecnologico derivati da ricerche svolte presso il CRO in ambito biomedico, delle tecnologie diagnostiche e terapeutiche e dell’information technology finalizzate al miglioramento dell’erogazione delle cure in oncologia e della qualità di vita dei pazienti”. Una visita di Giordano a Pordenone è attesa nelle prossime settimane.

Giordano si è detto “onorato di ricevere un così prestigioso premio perché da sempre ritengo fondamentale nella vita di un ricercatore la divulgazione delle competenze scientifiche e tecniche del nostro lavoro al grande pubblico. Fornire chiarimenti ed approfondimenti con un linguaggio semplice ed accessibile significa rendere consapevole le persone sulle reali possibilità di prevenzione e/o cura delle malattie. Proprio per questo credo che la sfida più significativa coinvolga i ceti maggiormente svantaggiati e, talvolta, meno colti ed informati. Sapere quando rivolgersi ad un medico oltre a salvare la vita può aiutarci a contribuire a non appesantire con costi, il servizio sanitario. Ma vi è di più: rendere comprensibili i risultati di una ricerca scientifica significa render noto ai cittadini del lavoro e del sacrificio di quanti si impegnano in questo settore; oltre ad alimentare le speranze di coloro i quali soffrono, si può diffondere nelle persone l’importanza di finanziare la ricerca anche con un piccolo contributo. Rispetto agli addetti ai lavori, invece, la comunicazione scientifica da parte dei media, svolge un ruolo pregnante laddove riesce a porre in evidenza scoperte avvenute in parti del mondo lontane di cui non si riuscirebbe ad avere notizia in tempi rapidi. Ed infine, rispetto ai politici, la divulgazione scientifica assume un risvolto di natura etica rispetto alle leggi ed ai provvedimenti che gli stessi potrebbero adottare”.

Due i criteri di valutazione per l’assegnazione del premio: le preferenze pervenute via social network e/o mailing e il responso della giuria che ha valutato i ricercatori in base ai curricula e alle attività di divulgazione mirate all’attività d’informazione presso il grande pubblico tramite i media. Istituito nel 2008, il “Grande Ippocrate” è nato dalla collaborazione tra UNAMSI – Unione Nazionale Medico Scientifica d’Informazione e Novartis. L’edizione 2011 se l’era aggiudicata Paolo Gasparini, direttore della S.C. Genetica Medica dell’IRCCS Burlo Garofolo di Trieste.

Il professor Antonio Giordano ha un’esperienza riconosciuta a livello internazionale nel campo della genetica del cancro, della regolazione del ciclo cellulare e in studi di terapia genica. Ha pubblicato quasi 400 lavori su riviste scientifiche di rilevanza internazionale, detiene diversi brevetti internazionali ed ha ricevuto oltre 20 premi nazionali ed internazionali per il contributo alla ricerca sul cancro. Professore ordinario per chiara fama nel settore scientifico-disciplinare di anatomia patologica del dipartimento di patologia umana ed oncologia dell’Università degli Studi di Siena, è professore di biologia molecolare presso la Temple University di Filadelfia. Direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine presso la Temple University di Philadelphia, è presidente del comitato scientifico del Centro di ricerche oncologiche di Mercogliano (CROM) e presidente/fondatore dello Sbarro Health Research Organization, organizzazione non-profit che opera nei settori della ricerca per la diagnosi e la cura del cancro, di malattie cardiovascolari, del diabete e di altre malattie croniche.