Alto Adige, presentate le statistiche sociali 2012 della provincia

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pab richard theiner direttore rip sociale luca critelli 1Theiner: “disponiamo di una rete di servizi di alto livello a favore della popolazione e dei bisognosi”

Presentate dall’assessore provinciale alla salute e al sociale della provincia di Bolzano, Richard Theiner, e dal direttore della Ripartizione famiglia e politiche sociali, Luca Critelli, le Statistiche sociali 2012. “L’Alto Adige dispone di una rete di servizi sociali di alto livello qualitativo su tutto il suo territorio”  ha detto Theiner introducendo la pubblicazione biennale che riassume in sé i principali dati relativi al settore sociale altoatesino disponibile anche in rete all’indirizzo Internet www.provincia.bz.it/politiche-sociali.

“La rete di assistenza realizzata dalla Provincia nel campo delle politiche sociali – ha sottolineato Theiner – è in grado di fornire un importante sostegno alla popolazione in tutti i principali settori da quello socio-pedagogico, all’assistenza economica sociale, dall’assistenza domiciliare, ai pasti a domicilio, ma comprende anche le residenze per anziani, l’assistenza diurna anziani, i servizi alla prima infanzia ed ai minori, i consultori familiari, i servizi contro la violenza alle donne, i servizi per persone con disabilità, disagio psichico, dipendenze, per i senzatetto e l’emarginazione, le prestazioni per invalidi civili, l’assegno di cura, gli assegni familiari e la previdenza integrativa”.

Entrando maggiormente nel dettaglio, è stato sottolineato che dal 2005 ad oggi il personale operante nei servizi sociali è passato rispettivamente da 5.140 unità alle attuali 6.074. Analogamente il budget provinciale per il sociale è passato dai 249 milioni del 2005 ai 413 milioni del 2011. Nel 2012 si è registrato un lieve calo del bilancio passato a 411 milioni, mentre per il 2013 si prevede un ulteriore calo di 15 milioni di euro. Per Theiner “l’attività nel settore sociale si vede confrontata da un lato con un cambiamento demografico caratterizzato da un progressivo invecchiamento della popolazione e quindi da un aumento delle richieste sia nel campo sanitario che sociale e dall’altro lato con l’impatto della crisi economica iniziata nel 2008  e con le misure economiche decise dal governo che incidono sul bilancio provinciale”. A fronte di queste difficili sfide gli obiettivi che l’assessorato si pone nel settore sociale nel breve e medio termine sono di mantenere il livello qualitativo dei servizi nonostante i tagli imposti, di focalizzare gli interventi sulle prestazioni chiave di carattere prioritario, di introdurre nuovi modelli assistenziali, nel contempo di favorire il volontariato e l’auto mutuo aiuto.

Theiner ha quindi dedicato un’attenzione particolare alla quota di prestazioni sociali rivolte specificatamente ai cittadini extracomunitari residenti in Alto Adige che rappresentano complessivamente il 5,9% della popolazione ed i quali va il 6,5% della spesa complessiva. In questo ambito vi sono notevoli differenze per quanto riguarda i servizi erogati: mentre ai cittadini extracomunitari va circa il 40% della spesa complessiva nel campo dell’assistenza economica, il 12,7% dell’assistenza socio-pedagogica ed il 10,4% dell’assegno famigliare provinciale, essi assorbono solo l’1% del bilancio relativo all’assegno di cura ed il 4,17% della spesa erogata per gli invalidi civili. Theiner ha concluso il proprio intervento sottolineando che “i servizi sociali hanno bisogno di stabilità e di innovazione anche a fronte di una riduzione delle risorse disponibili”.

Il direttore della Ripartizione famiglia e politiche sociali, Luca Critelli, ha illustrato nel dettaglio alcuni aspetti particolarmente qualificanti dei servizi sociali a livello provinciale, come ad esempio i servizi per la prima infanzia che hanno registrato una notevole crescita della ricettività, passata dalle 1355 unità del 2005 alle 2266 del 2011. Dopo cinque anni dall’approvazione della legge provinciale sulla non autosufficienza e l’assegno di cura oggi i beneficiari dell’assegno di cura sono circa 14.150 pari al 2,8% della popolazione altoatesina; il 73% delle persone non autosufficienti vengono assistite a casa, mentre il 27% risiede in case di riposo. La legge ha consentito di ridurre in maniera sensibile le liste d’attesa per le case di riposo ed in effetti mentre nel capoluogo sino a pochi anni fa vi erano liste d’attesa di 500 – 600 persone attualmente, ha affermato Critelli, queste non supero le 90 unità. La spesa annua sostenuta dalla Provincia per l’erogazione dell’assegno di circa `di 194 milioni di euro. Gli utenti ai quali è rivolta l’assistenza domiciliare sono passati dai 3.546 del 2005 agli 4.900 del 2012 con 306.170 ore di prestazioni erogate nel 2011. Parallelamente i posti in casa di riposo o nei centri di degenza sono passati dai 3779 del 2007 ai 4079 del 2011. I contributi provinciali per il reddito minimo e per il contributo di locazione sono passati dagli 8,4 milioni di euro del 2005 ai 21,3 del 2012, mentre i percettori sono passati nello stesso periodo da 4055 a 6600 unità.