“Rivedere il ‘patto di Stabilità’ per sbloccare le opere pubbliche e i pagamenti”

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ANCE  Udine nuovo presidente Roberto Contessi 1Adriano Luci (Confindustria FVG) e Roberto Contessi (Ance FVG) chiedono provvedimenti per non penalizzare l’economia regionale

Rivedere le incongruenze del ‘Patto di stabilità’ di fronte alla situazione singolare in cui vengono a trovarsi comuni e provincie: avere soldi in cassa e non poterli spendere in nuove opere pubbliche o per il pagamento di opere già realizzate o comunque avviate, pena sforamento dei vincoli del Patto: una palese contraddizione che il presidente di Confindustria Udine, Adriano Luci e il presidente di Ance Udine, Roberto Contessi, hanno sottolineato in una nota congiunta dove si evidenzia come vada evitato, per non toccare la spesa corrente, che si riducano o si annulli la spesa in conto capitale cioè in investimenti.

“E’ significativo – evidenziano Luci e Contessi – il fatto che questo tema sia all’attenzione del dibattito politico come dimostra il fatto che nella stessa Legge Finanziaria 2013 la norma che regola il patto di stabilità sia stata modificata nella logica di limitare più ampie penalizzazioni all’operatività degli enti locali”.

Confindustria Udine Adriano Luci foto Gasperi 1Adriano Luci incoraggia la Regione “ad operare insieme all’ANCI ed agli enti locali per trovare soluzioni che consentano di individuare soluzioni stabili e sostenibili: in primo luogo la condivisione dei criteri che la Giunta regionale dovrà varare entro il 31 marzo per la suddivisione fra i comuni del Friuli Venezia Giulia dello spazio finanziario di 90 milioni di euro di spesa che, con la Legge Finanziaria 2013, la Regione ha assicurato sui 198 milioni di euro di tagli richiesti dal ‘Patto di Stabilità’. Inoltre – continua Luci – va incoraggiata l’azione della Regione nella prossima ricontrattazione con il Governo del ‘Patto di stabilità’ in modo da evitare i riflessi negativi sugli investimenti degli enti locali, in particolare per quei comuni che hanno risorse e progetti esecutivi pronti per poterli realizzare. E’ altresì importante garantire un quadro di riferimento di medio lungo periodo in modo da consentire una programmazione quanto meno triennale della spesa locale che offra certezze operative sia agli amministratori locali sia alle imprese”.

Contessi, dal canto suo, ha ribadito “la necessità di un intervento risolutivo che permetta in una logica programmatoria a comuni e provincie di concludere le opere già appaltate, di procedere regolarmente ai pagamenti, di aprire i cantieri per opere già finanziate e con progetti esecutivi approvati”.