Terre di scavo da piccoli cantieri, la regione del Veneto avanza una proposta di regolamentazione

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Regione Veneto giunta ass maurizio conte ln 1 1Conte: “procedure semplificate per i lavori di piccole dimensioni”

Una proposta di regolamentazione per la gestione delle terre e rocce da scavo, provenienti dai cantieri definiti di piccole dimensioni fino a 6.000 metri cubi di materiale, è stata trasmessa dalla Giunta regionale del Veneto alla settima Commissione consiliare per l’espressione del parere di competenza: ne ha dato comunicazione l’assessore regionale alle politiche ambientali Maurizio Conte, relatore del provvedimento, precisando che la proposta prevede procedure semplificate e modalità di esecuzione dei controlli che da una parte danno attuazione agli obblighi di verifica della qualità ambientale sui materiali (accertando in sostanza l’assenza di sostanze contaminanti nelle terre), dall’altra garantiscono agli operatori del settore tempi e procedure.

Il provvedimento, che sarà approvato in via definitiva una volta acquisito il parere della Commissione consiliare, fa riferimento all’entrata in vigore il 6 ottobre 2012 del decreto 10 agosto 2012, n. 161 “Regolamento recante la disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo” (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 221/2012), emanato dal Ministero dell’ambiente di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Questo ha comportato l’immediata abrogazione delle disposizioni normative di riferimento per l’utilizzo, come sottoprodotti, delle terre e rocce da scavo. “Ma ha comportato anche – spiega Conte – il venir meno del presupposto normativo della deliberazione di giunta 8 agosto 2008, n. 2424, con la quale la regione del Veneto ha disciplinato le ‘Procedure operative per la gestione delle terre e rocce da scavo’ in attuazione delle norme nazionali abrogate. Nella sostanza – continua Conte – si è creata una situazione di ‘vuoto’ normativo per quanto riguarda la gestione delle terre per volumi fino a 6.000 mc., cioè le movimentazioni di terra di piccoli cantieri per le quali era previsto che lo Stato tramite i ministeri competenti emanasse un apposito regolamento. Contrariamente a quanto era stato assicurato in occasione dell’emanazione del DM 161/2012, il regolamento non è ancora stato adottato, creando incertezza nelle imprese di settore, per non incorrere in sanzioni per gestione non autorizzata o non conforme di materiali”. Associazioni di categoria, Confindustria, ANCE, Confartigianato ed Enti territoriali hanno inviato richieste di intervento alla Regione proprio per sopperire a questa situazione. Di qui la proposta di regolamentazione predisposta ora dalla Giunta regionale.