“The Country” al Teatro “Del Monaco” di Treviso

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laura-moranteChiusura della stagione di prosa con attori di vaglia
di Giovanni Greto

Il regista Roberto Andò, per conto del Teatro stabile dell’Umbria, ha portato in scena con successo al teatro Comunale ‘Mario Del Monaco’di Treviso l’ultimo spettacolo di prosa in calendario nel 2012. Si è trattato di ‘The Country’, un lavoro di Martin Crime, nato nel 1956 nel Kent, considerato uno dei più interessanti drammaturghi contemporanei. In virtù di una scrittura caratterizzata da controllo ed intelligenza teatrali, Crime sviluppa in maniera geniale e convincente una visione critica della società postmoderna.

Nelle sue note di regia, Andò scrive che “leggendo ‘The country’, prima in italiano, poi nell’originale inglese, ho avuto la conferma di un autore di prima grandezza, col dono di una scrittura magistrale. Nella casa di campagna in cui ha convocato i tre personaggi della sua commedia, Corinne (Laura Morante), Richard (Gigio Alberti) e Rebecca (Stefania Ugomari Di Blas), Crime muove il mistero a partire da un incidente che fa da antefatto alla situazione. Richard, medico di professione sposato con Corinne, ha trovato una giovane donna svenuta per strada e l’ha portata a casa. Corinne ha il dubbio che lui la conoscesse già e da qui, passo dopo passo, lo spettatore verrà informato che la coppia è da tempo ostaggio di un ospite inquietante. Una storia di menzogne, di persone legate da inesplicabili sottomissioni, da torbide attrazioni sbilanciate, una storia d’amore tra un uomo e una donna in attesa di redenzione”.

La suspense, cresce al cambiare delle scene in dissolvenza, acuita da una musica elettronica strumentale diffusa ad alto volume. E’ un lavoro fatto di lunghi dialoghi, di tensioni tra gli interpreti, che esplodono in scatti iracondi, ai confini della schizofrenia, tratteggiati da un’intensa Laura Morante, dai saliscendi di umore nel compagno Gigio Alberti e dalla vivacità furente della giovane Di Blas. Il pubblico segue in silenzio una crisi familiare che sembra scivolare sempre più nella violenza verbale, sintomo di uno stress che non riesce a risolversi lasciando la città per la campagna, una scelta che somiglia più ad una fuga per mascherare l’incapacità di affrontare la situazione. Applausi sinceri, da parte di una platea pressoché al completo, per un terzetto di attori di manifesta professionalità.