Valdastico, il clima elettorale fa miracoli su Dellai

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Autostrada A31 inaugurazione 1 tratto Attilio Schneck
Autostrada A31 inaugurazione 1 tratto Attilio SchneckSchneck: “l’ex governatore trentino da candidato al Parlamento ora ammette che i veti del Trentino al completamento dell’A31 non sono poi insuperabili”. Polemiche in Trentino sul contenuto dell’Agenda Monti sulla riforma del Titolo V della Costituzione

Il clima elettorale a volte fa miracoli: è bastato che Lorenzo Dellai smettesse i panni da governatore del Trentino (e di fiero ed arcigno “signor no” al completamento del tratto nord della Valdastico) per assumere quelli di candidato al Parlamento per la lista Scelta civica di Monti per trasformare quelli che erano veti insormontabili in un qualcosa di meno drastico. Di più: da strenuo difensore dell’autonomismo speciale trentinaltoatesino nei panni di governatore del Trentino, da candidato al Parlamento nella lista Scelta civica per Monti, Dellai sottoscrive un programma, quello contenuto nella mitica “Agenda”, che intende riformare il Titolo V della Costituzione, quello che regola tante competenze oggi in capo alle autonomie, tra cui quello dell’energia.

Pat presentazione nuovo ospedale trento lorenzo dellaiIn un’intervista sulle riforme del Titolo V della Costituzione rilasciata all’edizione trentina del Corriere della Sera, il candidato Lorenzo Dellai, ad una domanda sulla Valdastico (e più in generale di infrastrutture d’interesse nazionale), dichiara testualmente che “già oggi le due province di Trento e di Bolzano non hanno un vero e proprio diritto di veto. E’ previsto un vincolo d’intesa tra lo Stato e i territori interessati dalle grandi opere, ma questo vincolo non è insuperabile da parte dello Stato”. Nero su bianco e virgolettato. Fulmineo, il presidente della società autostradale Brescia-Padova coglie la palla al balzo: “dopo tanti inutili strali e accuse infondate, la verità è finalmente venuta a galla: lo Stato ha la parola finale sulla realizzazione delle grandi opere pubbliche, tanto più se queste sono considerate strategiche e sono all’interno dell’elenco delle reti Ten-T approvato dall’Unione Europea. Proprio il caso della Valdastico Nord”. Soddisfatto per l’inaspettato assist dopo anni di bastoni nelle ruote da parte dello stesso Dellai, Scheck ora attende i fatti: “ora ci aspettiamo che la provincia di Trento si faccia parte attiva per contrattare con lo Stato e con la regione del Veneto la soluzione migliore per tutti per il raccordo tra la Valdastico con l’Autobrennero in territorio trentino. La Società concessionaria è disponibile a trovare un accordo che soddisfi tutte le esigenze dei territori attraversati, così come si è fatto sul tratto vicentino con soddisfazione dei comuni. Ogni ulteriore pratica dilatoria è solo un’inutile perdita di tempo che finisce con il danneggiare l’economia di tutto il NordEst, oltre che causare alla collettività inutili sprechi di risorse e maggiore inquinamento del territorio per via di percorrenze più lunghe del dovuto”. Scheck rivolge un invito anche al nuovo presidente del Trentino, Alberto Pacher, invitandolo a “prendere atto di questa situazione e ad agire di conseguenza, evitando che sia lo Stato a dover decidere in ultima battuta. Sarebbe un pessimo servizio all’Autonomia del Trentino e del suo storico autogoverno”.

Questo non è che un passo dell’intervista che ha suscitato reazioni e polemiche: c’è anche quello sulla rinazionalizzazione della competenza sull’energia, che il Titolo V della Costituzione riformato a colpi di maggioranza durante l’ultimo governo delle sinistre ha affidato alla competenza delle regioni. Per il Partito autonomista trentino tirolese (PATT) partner della maggioranza di centro sinistra che amministra il Trentino assieme al PD lanciano l’allarme contro la svendita dello Statuto di autonomia proprio verso colui che fino a qualche settimana era stato il loro leader incontrastato, ricevendo da Dellai un’accusa di “fare terrorismo politico”.

sergio divinaSulla vicenda interviene anche il senatore della Lega Nord, Sergio Divina, che parla di “piroette come un acrobata di circo da parte di Dellai che, da candidato al Parlamento, riesce ad attirarsi le critiche di tutti”. Secondo Divina “rincresce, dopo aver profuso tanto impegno in Parlamento per tutelare la permanenza della gestione dell’energia in capo alla alle province di Trento e di Bolzano (lo stesso Dellai e Durnwalder mi telefonarono congratulandosi con me per il lavoro svolto), vedere oggi lo stesso ex-presidente della provincia di Trento che, cambiando casacca, cambia o muta atteggiamento nei confronti della materia più importante per l’Autonomia. La revisione annunciata del Titolo V della Costituzione annunciata dall’Agenda di Monti e sottoscritta da Dellai mette in crisi tutto ciò, aprendo la strada alla perdita per le due province del gruzzoletto derivante dalla gestione dell’energia, forse le ultime risorse proprie su cui potremo contare”.