Valdastico Nord, polemiche sul completamento in Trentino

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UniTn Palazzo Piomarta Rovereto lorenzo dellai 1Dellai: “non ho cambiato idea”. Divina: “dinanzi a continue piroette serve l’interpretazione autentica del suo pensiero”

Le dichiarazioni con cui l’ex presidente della provincia di Trento e attuale candidato nelle fila della lista Scelta civica per Monti, Lorenzo Dellai, apriva sostanzialmente alla possibilità di completare finalmente il tratto nord dell’autostrada della Valdastico affermando come i veti fin qui frapposti dalla provincia di Trento non fossero insormontabili hanno aperto una diatriba fatta di dichiarazioni e di relative smentite che smentiscono poco o nulla se non confermano la confusione del candidato montiano sul tema.

“Leggo allibito che io avrei cambiato la mia opinione sul progetto di completamento dell’autostrada Valdastico e che l’avrei fatto perché in campagna elettorale”. Così Lorenzo Dellai in riferimento alle dichiarazioni del presidente dell’autostrada Brescia-Padova, Attilio Schneck che commentava dichiarazioni rilasciate ad un quotidiano dallo stesso Dellai. “Può darsi, come dice qualcuno – prosegue Dellai – che il periodo elettorale faccia miracoli, ma non è il mio caso. Mi spiace deludere sia il presidente Schneck sia il candidato senatore Divina. La mia opinione è e resta contraria per le motivazioni ampiamente illustrate in questi anni. Ho solo detto, con riferimento alle polemiche sulla ventilata modifica del Titolo V della Costituzione, che già in base all’attuale normativa lo Stato ha si il dovere di realizzare un’intesa con la Provincia autonoma di Trento in tema di grandi infrastrutture autostradali. Ma questo non vuol dire – sottolinea Dellai – che in assoluto i poteri locali abbiano un potere di veto assoluto. Questa osservazione, banale per chi conosce le norme, non può certamente essere confusa con l’espressione di un parere diverso nel merito dell’opera”. Una posizione che lascia aperta la posta a una nuova puntualizzazione del senatore leghista Congresso Nazionale LNT 11 aprile 2010 alessandro savoi Sergio Divina: “sulla Valdastico il punto di vista di Dellai muta di 180° rispetto al recente passato, in base al punto di vista dal quale la si guardi, da Trento o da Roma. Tuttavia, i continui cambi di posizione di Dellai e della sua ex maggioranza su un tema strategico come la Valdastico impongono la necessità di fare chiarezza: per questo motivo, il capogruppo della Lega Nord in Consiglio provinciale Alessandro Savoi ha depositato un’interrogazione per avere una posizione chiara e univoca da parte della Provincia in fatto di opere pubbliche d’interesse nazionale e sulla Valdastico in particolare”. Detto, fatto. Savoi domanda all’ex vice di Dellai e attuale presidente della provincia di Trento, Alberto Pacher, “se corrisponda al vero che l’ex presidente della giunta provinciale di Trento e attuale candidato alle elezioni politiche 2013 Lorenzo Dellai abbia dichiarato ai quotidiani e alle agenzie che “in base all’attuale normativa, lo Stato ha sì il dovere di realizzare un’intesa con la Provincia autonoma di Trento in tema di grandi infrastrutture autostradali, ma questo non vuol dire che in assoluto i poteri locali abbiano un potere di veto assoluto”. Non solo: in caso di risposta affermativa alla precedente domanda, Savoi chiede se “questa posizione, che non fa altro che riprendere l’effettiva situazione giuridica vigente nel diritto italiano che riconosce in capo allo Stato il potere di realizzare opere pubbliche ritenute di interesse nazionale e come tali iscritte nell’elencazione delle opere strategiche votate dal Parlamento della Repubblica e inserite nell’elenco delle reti Ten-T votato dall’Unione Europea anche contro i veti degli enti locali interessati, non sia in netta contraddizione con quanto finora sostenuto dalla provincia di Trento nel corso del suo confronto con lo Stato, con il Cipe, con la regione del Veneto e con la Società concessionaria incaricata di completare il tratto nord della Valdastico”. Infine Savoi chiede a Pacher se “non convenga con gli interroganti circa la necessità di arrivare al più presto ad un fattivo accordo con il Governo al fine di sbloccare il completamento della Valdastico Nord in Trentino per realizzare un’opera pubblica strategica anche per l’economia del Trentino, oltre che per evitare l’onta all’Autonomia speciale di vedersi superata d’imperio da una decisione dello Stato che superi i veti fin qui frapposti dalla provincia di Trento con motivazioni esclusivamente di carattere demagogico”.