Presentata “Arte a Verona”: il Progetto Roberto aiuta i bambini di Santo Domingo

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tavolo relatori18Le opere realizzate con la prima mostra-asta e i progetti per il 2013

Al “Ristorante 12 Apostoli” di Verona – il presidente del Consiglio provinciale nonché presidente dell’associazione “Amici del Progetto Roberto”, Antonio Pastorello, ha presentato la seconda edizione di “Arte a Verona per il Progetto Roberto” mostra-asta di opere di artisti veronesi a favore dei bambini abbandonati di Santo Domingo. A 3 mesi dal successo della prima edizione della mostra, tenutasi lo scorso dicembre al Palazzo della Ragione, l’associazione che opera nella Repubblica Dominicana ha raccolto fondi che sono stati utilizzati per aiutare i bambini di Santo Domingo.

Roberta Tosi, curatrice della mostra in collaborazione con Vera Meneguzzo e Claudia Bergamo, ha introdotto alcune novità nell’iniziativa di questo anno: agli artisti partecipanti – che lo scorso anno furono 200 – si richiederà che la domanda di partecipazione giunga entro e non oltre il 30 settembre 2013, corredata dalla foto dell’opera in alta definizione e da una breve descrizione. Ciò dovrebbe consentire di realizzare, al meglio e per tempo, il catalogo della mostra. Quest’anno s’intende inoltre ampliare la sezione scultura anche in considerazione del fatto che la nuova location si presta a valorizzare questo tipo di arte figurativa.

La prima edizione di “Arte a Verona per il Progetto Roberto” ha raccolto 19.500 euro al netto dell’allestimento e del servizio di sorveglianza. In soli tre mesi si è riusciti ad ampliare la mensa del centro allestito a Santo Domingo da Roberto Danese, che è ora in grado di ospitare 88 bambini tra orfani e abbandonati cui, da un paio di anni, si sono aggiunti anche i profughi da Haiti, paese devastato dal terremoto. Il nuovo refettorio è stato inaugurato da una quindicina di giorni e la struttura è già predisposta per realizzare – al piano superiore – nuovi locali come alloggi per gli educatori, ambulatori, locali di servizio.

“L’anno scorso, qui al Dodici Apostoli è nata l’idea di chiedere aiuto agli artisti veronesi. Con la mostra di dicembre abbiamo raccolto – sottolinea Pastorello – circa 19.000 euro netti per ampliare il ‘comedor’, la sala mensa dei bambini di Boyà che hanno bisogno di medicine, di pasti caldi e di affetto. I soldi sono stati già impegnati tutti, ma resta ancora molto da fare come costruire altri alloggi e proprio per questo motivo abbiamo deciso di fare una seconda edizione della mostra-asta. I bambini in difficoltà aumentano, infatti, da due anni circa si sono aggiunti anche quelli abbandonati, profughi da Haiti, paese devastato dal terremoto. Siamo convinti che questa nuova edizione avrà il successo dell’anno scorso e speriamo che ci siano più adesioni da parte degli artisti. C’è ancora tanto da fare per queste persone e noi non vogliamo fermarci qui”.

Secondo il fondatore del Progetto, Roberto Danes, questa “è stata una manifestazione miracolosa: non ho mai pensato che gli amici di Verona sarebbero riusciti a coinvolgere così tanta gente in questa iniziativa. Lo scopo del progetto è di cambiare il destino a questi bambini: cerchiamo di evitare che quando usciranno dal centro, abbiamo davanti a sé un futuro migliore ed evitino così la tentazione di seguire strade sbagliate che portano alla criminalità. I lavori che abbiamo svolto grazie al ricavato della prima edizione hanno aperto le porte ad altri bambini e gli hanno dato di nuovo speranza, quella speranza che per loro non esisteva più. Questo progetto è la dimostrazione che, ad un certo punto della vita, ho dovuto fare una scelta: restare in Italia con lo scopo nella vita di fare soldi, ampliando la piccola impresa che possedevo, oppure mollare tutto e fare del bene. Ho scelto di fare del bene e posso confermare sulla mia pelle che ‘Fare del bene fa stare bene’”.

Secondo Anna Leso, assessore ai servizi sociali del comune scaligero, “Verona è una città che ha un cuore grande e, per il comune, ospitare questa mostra al Palazzo della Gran Guardia è una maniera per partecipare al vostro importante progetto. Questa occasione è utile anche per mostrare a tutti i veronesi quanto alcuni loro concittadini sappiano adoperarsi a fondo nella solidarietà e nell’impegno internazionale. Auguro agli organizzatori un successo ancora più grande rispetto alla scorsa edizione”.