L’enologia trentina a Vinitaly si presenta in veste unitaria

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Pat Vinitaly 2013 Manfrini Fronza Mellarini Zanoni 170 i produttori presenti nello stand promosso dal Consorzio Vini del Trentino e a Trentino Sviluppo. Mellarini: “puntare sul binomio tra montagna e vino”

Settanta produttori, un’area istituzionale di 400 metri quadrati, organizzata dal Consorzio Vini del Trentino in collaborazione con Trentino Sviluppo Turismo e Promozione, sono alcuni dei numeri che descrivono l’impegno delle istituzioni trentine alla XLVII edizione del Vinitaly all’insegna del nuovo slogan “Vini baciati dalle Dolomiti” accompagnato da una bella immagine (promossa anche su spunto dei produttori) posta all’esterno del padiglione che richiama con forza il concetto di montagna e che sostituisce quello più stilizzato e geometrico degli scorsi anni.

“La Provincia ha voluto, con la recente riorganizzazione, affidare la promozione ai produttori, i veri protagonisti della vitivinicoltura. Un modo per legare questo mondo a doppio filo con la tutela e la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità, nella direzione in cui va tra l’altro anche la nuova Politica agricola comunitaria – ha detto all’inaugurazione del padiglione trentino l’assessore provinciale all’agricoltura Tiziano Mellarini – La vitivinicoltura trentina sta conquistando quote di mercato e riconoscimenti che ne riconoscono la qualità e questo ci fa ben sperare per il futuro, come abbiamo potuto percepire a ‘Prowein’ di Dusseldorf. Resta per noi immutato il dovere di perseguire la strada della qualità e del fare sistema tra le varie anime della vitivinicoltura provinciale. Il mio grazie va ai produttori, che hanno iniziato davvero un nuovo percorso. Voglio ricordare che in questa edizione di Vinitaly ci sono anche altri prodotti trentini protagonisti, come l’olio di oliva del Garda, che sta ottenendo riconoscimenti di grande prestigio”.

“Quest’anno abbiamo voluto imperniare la nostra presenza a Vinitay sui cardini della qualità e della professionalità, con incontri tecnici distribuiti sull’arco delle quattro giornate dedicati agli interessati, che hanno fatto segnare il tutto esaurito” ha detto Paolo Manfrini, sottolineando anche la portata della collaborazione tra Trentino Sviluppo e Consorzio Vini del Trentino.Parole confermate da Elvio Fronza, presidente del Consorzio Vini: “il nostro è un lavoro finalizzato alla promozione della qualità dei nostri prodotti, di standard di produzione avanzati, per questo stiamo lavorando in sinergia con Trentino Sviluppo – Divisione Turismo. Vogliamo aumentare la forza dei nostri marchi, perché ciò significa credere nel territorio. Lo stand comune è la prova di questa sinergia”.Infine Enrico Zanoni, presidente di Trentodoc: “c’è soddisfazione per il riconoscimento del ruolo strategico di Trentodoc, reso possibile grazie anche alla vicinanza delle istituzioni. Sono stati anni importanti di lavoro, che stanno dando frutti, come testimoniano i dati relativi alle bollicine trentine. A fronte di un tiraggio stabile valutabile in 8 milioni di bottiglie, la domanda aumenta del 3% (con vendite concentrate in Italia al 95%) e presenta ulteriori opportunità di crescita, seppur contenuta specie nell’export. A livello internazionale vedo mercati come Stati Uniti mandare segnali positivi”. Anche se rimane ancora molto da fare, almeno a livello di prezzo, visto che la media a bottiglia del Trentodoc si ferma a 8,5 euro, complice anche l’azione della distribuzione organizzata che usa lo spumante come leva per attrarre clienti con le offerte speciali