A Trento “Passito è passione”: incontro con il Vino Santo trentino

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CCIAA pal roccabruna passito è passione bicchiere vino santo trentino 2 1Da giovedì 18 a sabato 20 aprile a Palazzo Roccabruna. Sabato sera il menù dedicato al Trentino Doc Vino Santo dello chef Stefano Bertoni del ristorante Castel Toblino. In Enoteca un abbinamento provocatorio: Vino Santo trentino e Cantucci di Prato

Si narra che agli inizi dell’Ottocento i Conti Wolkenstein, signori di Castel Toblino, abbiano ordinato al loro cantiniere di preparare un vino molto particolare per festeggiare il loro ritorno in primavera. Il vino preparato in quell’occasione fu un vino dolce, un eccezionale passito ottenuto da uve Nosiola. Così, secondo la tradizione, sarebbe nato il Vino Santo trentino. Ma secondo altri sarebbe possibile farne risalire le origini ancora più in là nel tempo. Già nelle cronache del Concilio si parla infatti di “vini squisitissimi, bianchi, rossi e rosati dei colli di Trento e vini dolci di Santa Massenza” (Michelangelo Mariani).

Così narra la leggenda. Ma qualunque sia l’origine di questo straordinario passito, oggi il Vino Santo è uno dei simboli della vitienologia trentina, un apprezzato “vino da meditazione”. Come ogni anno, Palazzo Roccabruna gli rende omaggio con “Passito è passione: il Trentino Doc Vino Santo a Palazzo Roccabruna”, un evento ricco di degustazioni, abbinamenti e approfondimenti, e con un ospite illustre che da tempo accompagna l’Enoteca nella valorizzazione del passito della Valle dei Laghi: il giornalista enogastronomico Paolo Massobrio, nota firma del quotidiano “La Stampa” e autore de “Il Golosario”, celebre guida ai piaceri della tavola italiana.

Dal 18 al 20 aprile dalle 17.00 alle 22.00 l’Enoteca propone tre giorni di degustazioni in abbinamento a due squisite specialità enogastronomiche: i formaggi di malga stagionati del Trentino e una vera provocazione: i Cantucci di Prato, tradizionalmente abbinati al Vin Santo toscano. Sarà l’occasione per sottolineare la differenza fra il Vino Santo trentino, frutto del lento appassimento della Nosiola e di un lungo affinamento in botte e il Vin Santo toscano, ottenuto con l’appassimento di uve Trebbiano e Malvasia.

Oltre alle degustazioni in Enoteca “Passito è passione” propone anche alcuni approfondimenti enogastronomici. Giovedì 18 aprile alle 18.00 “Vino Santo, presidio Slow Food” proporrà in degustazione i Trentino Doc Vino Santo che possono fregiarsi dell’ambita chiocciola concessa da Slow Food. Sabato 20 aprile alle 18.00 il noto giornalista Paolo Massobrio condurrà il laboratorio dal titolo: “Con Paolo Massobrio alla scoperta del Vino Santo” in cui si affronterà il tema degli abbinamenti fra Vino Santo, formaggi di malga e Cantucci di Prato per scoprire la formula del miglior connubio e per parlare delle caratteristiche che rendono il Trentino Doc Vino Santo un prodotto unico nel panorama dei passiti italiani.

Sabato 20 aprile dalle 19.00 alle 22.00, per il ciclo “A tavola con la cucina trentina”, sarà ospite dell’Enoteca lo chef Stefano Bertoni del ristorante Castel Toblino che si cimenterà nella preparazione di un irresistibile menù dedicato alla perla della Valle dei Laghi. Il tutto naturalmente abbinato al passito trentino e ad altri vini della tradizione.