“InDanza” 2013, chiusura di stagione con emozioni hip hop in prima nazionale

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SCS Indanza 2013 Davai Davai foto di Frdric Iovino 3 small 1Al Teatro Sociale in prima nazionale “Davaï Davaï…”, uno spettacolo firmato dal coreografo francese Brahim Bouchelaghem, il “poeta della danza di strada”.

Uno spettacolo di hip hop d’autore in prima nazionale chiude la stagione InDanza 2013/2013 del Centro S. Chiara: in scena i pirotecnici campioni russi di TOP9 guidati, in uno spettacolo poetico ed intimo, dal coreografo francese Brahim Bouchelaghem, fondatore della compagnia d’oltralpe Cie Zahrbat.

“Davaï Davaï…” – questo il titolo dello spettacolo – sarà in scena martedì 23 aprile al Teatro Sociale di Trento con inizio alle 20,30. Il nome di Brahim Bouchelaghem appartiene alla storia della danza hip hop francese. Danzatore delle formazioni Käfig (più volte ospitata anche al Sociale), Accrorap e Frank II Louise, Bouchelaghem ha una sua compagnia dal 2005, Cie Zahrbat (“il turbolento”, soprannome di suo padre e titolo del suo primo assolo), cresciuta, a partire dalla stagione 2007/2008, nientemeno che sotto l’ala di Carolyn Carlson al Centre Chorégraphique National Roubaix Nord-Pas de Calais da lei diretto. Anche grazie al sostegno della maestra americana, Bouchelaghem ha intrapreso la strada del successo internazionale con il suo hip hop d’autore: uno stile che coniuga ai virtuosismi della pura performance della danza di strada il racconto e l’espressione personale.

Lo spettacolo presentato a InDanza si intitola “Davaï Davaï…” (vai, vai!) e ha una genesi creativa curiosa. Nasce dall’incontro umano tra il coreografo francese e il gruppo di breakers sanpietroburghesi TOP 9 nell’anno di scambio Francia-Russia. Dal luglio 2009 al luglio successivo, a più riprese, Bouchelaghem si è trasferito a San Pietroburgo per lavorare con i nove danzatori all’ombra della Neva. Monta così uno spettacolo a quadri in cui fa emergere la storia dei nove componenti del gruppo, i loro ricordi, i loro luoghi, senza trascurare l’essenza della danza hip hop e la loro eccezionale abilità performativa da campione di “Battle of the year” 2008 quali sono. Nello spettacolo scorrono immagini di vita: dall’ebbrezza di una bottiglia luminosa alla preparazioni quasi mistica di una battle sulla musica avvolgente creata appositamente da Aleksi Aubry (figlio di Carolyn Carlson) a cui si aggiungono brani del celeberrimo padre musicista René Aubry.

Definito dalla critica francese ‘coreografo-poeta’, Bouchelaghem è fautore di un’arte che è fusione di tecnica conclamata e dolcezza. Scultore dello spazio, non trascura i problemi della vita quotidiana e la necessità di condividerli con i più giovani. Una sensibilità rara la sua, che lo ha condotto nel Gotha degli autori hip hop del globo.