Danni da maltempo, i comuni balneari del Veneto chiedono l’intervento della Regione

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Tavolo Comuni balneari DSC00811 1Stanziati 2,3 milioni di euro per i primi interventi d’emergenza. Finozzi: “servono interventi strutturali per fronteggiare i danni da mareggiate”

La regione del Veneto impegnerà 2,3 milioni di euro per i primi interventi di somma urgenza per fronteggiare i danni da maltempo alle coste che consentano di affrontare con tranquillità la stagione turistica alle porte. Ma occorrerà anche mettere a punto un programma di interventi strutturali che consentano di fronteggiare alla radice gli effetti disastrosi delle mareggiate.

E’ stato questo il principale contenuto della prima riunione del tavolo di lavoro permanente sulle problematiche dei comuni della costa veneta, voluto dal presidente Luca Zaia e presieduto dall’assessore regionale al turismo Marino Finozzi, presenti i colleghi alle politiche della mobilità Renato Chisso e alla difesa del suolo Maurizio Conte svoltasi a Palazzo Balbi.

Alla riunione, programmata da tempo ma che si è svolta soprattutto alla luce dei recenti disastri causati agli arenili dalle mareggiate e dall’alluvione, sono intervenuti Pasqualino Codognotto, sindaco del comune di San Michele al Tagliamento e coordinatore dei primi cittadini interessati; il sindaco di Caorle, Luciano Striuli, quello di Cavallino Treporti, Claudio Orazio; il vicesindaco di Chioggia, Maurizio Salvagno; il sindaco di Eraclea, Giorgio Talon con l’assessore al turismo Stefano Boso; il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia con l’assessore al turismo Daniela Donadello; il sindaco di Rosolina, Franco Vitale.

Il maltempo ha divorato le spiagge proprio al termine dei lavori di ripascimento già finanziati. Sarà però comunque possibile assicurare il normale avvio della stagione con interventi di tamponamento e con quelli minimali già consentiti. Occorrerà però predisporre un piano complessivo di opere che fronteggi questi fenomeni, ormai frequenti, per le quali vedere di utilizzare i fondi che derivano dai canoni demaniali (10 – 12 milioni l’anno), finalizzandoli così allo sviluppo del territorio. Per questo verrà aperto un canale di trattativa con il governo, tenuto conto che la partita riguarda la prima regione turistica d’Italia, con un fatturato da circa 15 miliardi, e un settore, quello delle spiagge, che registra quasi la metà delle presenze.

Nel corso dell’incontro, Finozzi ha informato che è in dirittura d’arrivo la nuova legge regionale sul settore turistico, che sostituirà l’attuale legge quadro e che dovrebbe essere esaminata ed approvata dall’aula la prossima settimana. A seguire è ormai pronta anche la legge sui canoni demaniali turistici, i cui contenuti sono stati esaminati con la Commissione Europea, che prevede concessioni fino a 30 anni e compensazioni rispetto agli investimenti migliorativi.