Provincia di Trento, il 2012 si chiude con un avanzo di 295 milioni di euro

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Palazzo della provincia Trento 2 1Approvato il rendiconto generale con una flessione del 2% delle risorse complessive dell’Autonomia

La Giunta provinciale di Trento ha approvato il rendiconto generale della provincia di Trento per l’esercizio finanziario 2012. Il rendiconto si chiude con un avanzo di consuntivo di 295 milioni di euro. Le entrate complessive, al netto delle partite di giro e tenuto conto delle risorse attribuite ai Comuni in attuazione del federalismo municipale, registrano una variazione pari al -2%, passando dai 4.569 milioni del 2011 ai 4.477 milioni del 2012. La spesa complessiva, anche qui al netto delle partite di giro e riferita agli impegni di competenza, è aumentata nel 2012, rispetto all’anno 2011, dello 0,2% per cento, passando da 4.620 milioni a 4.627 milioni. Il bilancio chiude su livelli sostanzialmente invariati rispetto all’esercizio 2011, con una leggera diminuzione dell’incidenza della spesa corrente.

L’avanzo corrisponde al 6,4% del bilancio complessivo (escluse le partite di giro). L’entità dell’avanzo è riconducibile principalmente ai maggiori accertamenti di entrate registrati rispetto alle previsioni 2012 e derivanti, in particolare, da devoluzioni di tributi erariali in quota fissa. Le entrate complessive, al netto delle partite di giro e tenuto conto delle risorse attribuite ai Comuni in attuazione del federalismo municipale, registrano una variazione pari al -2%, passando dai 4.569 milioni del 2011 ai 4.477 milioni del 2012.

Le principali fonti di entrata del bilancio della provincia di Trento per l’esercizio 2012 sono state le “quote fisse”, ossia le devoluzioni in quota fissa dei tributi statali afferenti il territorio provinciale, ammontanti a 3.750 milioni (considerando anche le risorse del fondo del federalismo municipale), seguiti da tributi propri per 482 milioni; a queste si sono aggiunte entrate proprie di carattere extratributario per 86 milioni, assegnazioni dello Stato pari a 99 milioni, assegnazioni della Regione pari a 42 milioni e assegnazioni dell’Unione Europea per un apporto di 18 milioni.

La spesa complessiva del bilancio provinciale, al netto delle partite di giro e riferita agli impegni di competenza, è aumentata nel 2012, rispetto all’anno 2011, dello 0,2% per cento, passando da 4.620 milioni a 4.627 milioni. La spesa corrente, sempre considerata in termini di competenza, è stata pari a 2.855 milioni (-0,3% rispetto al 2011); la spesa per investimenti è stata pari a 1.768 milioni (+1% rispetto al 2011); la spesa per rimborso prestiti (per mutui con oneri a carico del bilancio dello Stato) si attesta su livelli marginali (4,8 milioni).

In termini settoriali, i principali ambiti di intervento della spesa corrente sono stati la sanità (1.154 milioni); la scuola e formazione (697 milioni); la finanza locale (353 milioni considerato il Fondo federalismo fiscale); le politiche sociali (219 milioni); le infrastrutture per mobilità e reti (154 milioni); i servizi generali (103 milioni);            il governo del territorio (80 milioni); l’istruzione universitaria e la ricerca (57 milioni).

Relativamente alla spesa per investimenti le principale aree d’intervento sono state le politiche produttive e per lo sviluppo locale (372 milioni); l’istruzione universitaria e la ricerca (234 milioni); la finanza locale (185 milioni);   le infrastrutture per mobilità e reti (153 milioni); l’edilizia abitativa (110 milioni); il governo del territorio (97 milioni); la sanità (71 milioni); i servizi generali (57 milioni).

Nel 2012, la spesa corrente è ammontata al 61,7% del totale, mentre la spesa in conto capitale si è attestata al 38,2% del totale, con lo 0,1% del totale impegnato per il rimborso dei prestiti