Alto Adige, presentata la “Relazione agraria e forestale 2012”

0
972
PAB-fienagione-montagna-contadini-ilnordest
PAB-fienagione-montagna-contadini-ilnordestDurnwalder: “il 2012 non è stato un anno negativo per il comparto”

Luis Durnwalder, presindete della provincia di Bolzano e assessore ad interim all’agricoltura, ha presentato la “Relazione agraria e forestale 2012” che raccoglie tutti i dati più completi ed aggiornati riguardanti questi due importanti settori dell’economia altoatesina. Il testo viene elaborato annualmente dalle Ripartizioni provinciali agricoltura, foreste, sperimentazione agraria e forestale, formazione professionale agricola, forestale e di economia domestica.

Ha sottolineato che “il 2012 non è stato un anno negativo per l’agricoltura che si è affacciata al 2013 con una tendenza positiva per il futuro. Un futuro in cui cerchiamo di assicurare con molto impegno condizioni di base adeguate. Così anche nel 2012 abbiamo sfruttato tutte le possibilità a nostra disposizione per indirizzare la riforma della politica agricola comune a favore dell’agricoltura di montagna e quindi del nostro territorio”.

L’Alto Adige è riuscito più volte a richiamare importanti politici europei in Provincia, anche grazie alla grande attrattiva turistica dell’Alto Adige, e a mostrare loro le importanti sfide e i problemi dell’agricoltura locale, caratterizzata da piccole strutture. Negli ultimi anni l’agricoltura e la silvicoltura altoatesine sono diventate una sorta di vero e proprio modello di riferimento sia a livello nazionale che europeo. Questi successi, ha proseguito il presidente, “si basano sull’impegno attivo, sulla professionalità e sulla competenza tecnica. Per continuare a rafforzare e sostenere questa competenza tecnica, nel 2012 sono state condotte con successo le trattative per la costituzione dell’assistenza tecnica per i contadini di montagna sull’esempio del Centro di consulenza dell’Alto Adige. In questo modo si pongono le basi per un’efficiente consulenza di alta qualità per la praticoltura e l’agricoltura di montagna, per poter affrontare in modo efficiente le sfide future, dai costi medi aziendali al riscaldamento globale”.

A causa dei fattori climatici avversi (pioggia e gelate) nel 2012 si è registrato un calo del 20% della raccolta finale della frutta Di conseguenza dopo 4 anni la produzione è scesa nuovamente sotto la soglia di 1 milione di tonnellate. Le abbondanti precipitazioni e le alte temperature hanno invece favorito buone produzioni e buona qualità del foraggio nella praticoltura. Nel corso del 2012, ha sottolineato Durnwalder, si sono potuti mantenere alti prezzi del latte, mentre i ricavi calano a causa del tendenziale aumento dei costi. Questo relativizza fortemente le già modeste prospettive di guadagno dell’agricoltura di montagna. Ricavi leggermente superiori sono stati conseguiti dalla produzione biologica, però fino ad ora il grado di trasformazione delle aziende non tiene il passo della domanda. Per quanto riguarda la consistenza del bestiame, l’alimentazione e l’allevamento, non si registrano note negative. “La domanda del consumatore di prodotti ecologici è sempre salda ed offre buone prospettive per il futuro. In frutti e viticoltura la parte ecologica delle superfici coltivate è rimasta relativamente costante da alcuni anni e attualmente non fa pensare ad un veloce cambiamento”.

Pochi mutamenti si osservano anche fra le varietà delle mele locali. In base alla domanda, si riscontrano eccedenze di Golden e la percentuale di trasformazione media del 4% è ancora molto bassa. “Le nostre organizzazioni di ricerca e consulenza cercano da anni varietà redditizie e adatte al mercato ed elaborano raccomandazioni corrispondenti. Il Centro di sperimentazione agraria e forestale Laimburg ha un ruolo particolarmente importante in questo senso” dice Durnwalder. Il Centro Laimburg si colloca infatti come istituto di ricerca leader e promotore di nuove idee nel settore agricolo altoatesino. L’attività di ricerca e sperimentazione persegue l’obiettivo di aumentare la competitività e la sostenibilità dell’agricoltura altoatesina attraverso una ricerca orientata alla pratica. Durante il 2012, il Centro sperimentale Laimburg si è concentrato sulle sfide agricole attuali e future, basandosi sui 4 pilastri tematici che rappresentano le priorità a lungo termine della ricerca del Centro: difesa delle piante, varietà e agrobiodiversità, altitudine-montagna e qualità. Oltre alle attività di ricerca, il Centro sperimentale Laimburg offre un ampio spettro di analisi di routine come servizio per conto di terzi: nel 2012 nei laboratori di enologia e di chimica agraria sono stati analizzati in totale 19.542 campioni per circa165.000 singoli parametri.

“Il successo futuro della nostra agricoltura – ha ribadito Durnwalder – dipenderà in grande misura da come riusciremo a trasferire conoscenza, risultati e competenze dal mondo delle conoscenze all’agricoltura pratica. Il nostro obiettivo è di radicare in modo ancora più forte nei nostri agricoltori la cultura dell’educazione permanente e dell’analisi. In questa direzione volgono le iniziative come la citata consulenza per l’agricoltura di montagna, così come l’obiettivo di un collegamento in rete ancora maggiore fra risultati di ricerca, la formazione e l’insegnamento. L’incremento nel numero di studentesse e studenti, ma anche l’attenzione verso le diverse offerte di formazione, aggiornamento e consulenza, evidenziano un rinnovato interesse verso l’agricoltura, l’economia domestica e la nutrizione e denotano il fatto che i giovani vedono in questi settori prospettive per il futuro. Ciò induce i responsabili della formazione agricola, forestale e di economia domestica a proseguire la strada intrapresa del riallineamento e dell’evoluzione delle scuole professionali e a collegarle all’ambiente rurale”.