XXII “Carinarmonie” a Tolmezzo con l’operetta

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FVG-Mittleuropa-Orchestra-ilnordestConcerto inaugurale il 30 giugno con l’Orchestra delle Mitteleuropa al teatro Candoni

L’operetta è un genere atteso da tempo in Carnia dove esiste un nutrito gruppo di appassionati che si muove anche oltre regione per assistere ad opere e operette. Proprio per premiare l’affezione di un pubblico sempre numeroso e competente si è pensato di inaugurare la ventiduesima edizione di “Carniarmonie” con uno spettacolo brillante in cui si potrà ascoltare alcune tra le più famose arie operettistiche.

Domenica 30 giugno, alle 20.45 (ad ingresso libero), “Carniarmonie” grazie al sostegno dei comuni della montagna con capofila Tolmezzo, della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione CRUP, di Eurotech e della Comunità montana della Carnia per l’organizzazione della Fondazione Bon, porta sul palco del Candoni di Tolmezzo un programma frizzante e spassoso, realizzato dalla FVG Mitteleuropa Orchestra, diretta dal maestro Eddi De Nadai, imperniato su ouvertures e arie tratte dai titoli più noti della “piccola lirica”, come La Bella Galatea di F. von Suppè, La Principessa della Csarda di E. Kálmán, Frasquita, Il Paese del Sorriso e La Vedova Allegra di F. Lehár, Cin Ci Là di C. Ranzato, Al Cavallino Bianco di R. Benetzky e Il Pipistrello di J. Strauss, inframmezzate dalla Danza slava n. 6 di Brahms.

Il Pipistrello, con La vedova allegra l’operetta più rappresentata al mondo, incarna lo spirito stesso del genere, fondendo intimamente la musica – il valzer – alla brillante commedia che fornisce la trama. Ricca di smaglianti melodie che si annunciano fin dalla famosa ouverture, Il Pipistrello diverte e affascina per la situazione in cui la vicenda è collocata: una festa mascherata dove ognuno è un altro, dove tutto si confonde in un crescendo di situazioni comiche sino al finale, dove tutti brindano alla burla cantando “Bevi amore, solo allora mostrerà il suo volto la realtà”. La Vedova Allegra operetta di V. Léon e L. Stein con musica di F. Lehár, porta in scena le atmosfere eleganti di una Parigi mondana, valzer, can can e un’intricata storia a lieto fine di scambio di coppie e sospetti, che, dopo più di cento anni, fa ancora sorridere, emozionare e divertire tutti. Ingredienti, questi, di un’operetta in cui il parapiglia generale si ricompone nel finale, quando tutti si ritrovano a cantare il motivo: “È scabroso le donne studiar!”, sullo sfondo di una Parigi allegra, elegante e spensierata, in un tripudio di allegria che coinvolge lo spettatore dall’inizio alla fine.

Protagonisti assieme alla FVG Mitteleuropa Orchestra diretta dal M° Eddi De Nadai, i solisti della Compagnia Corrado Abbati con la partecipazione di Abbati stesso, anima e fondatore del gruppo, in uno spettacolo che fa rivivere il gusto ed la dimensione culturale della borghesia francese e austriaca fin de siècle, con la sua predilezione per le storie sentimentali ambientate nella buona società del tempo. La Compagnia Corrado Abbati ha calcato quasi tutti i palcoscenici, dai più prestigiosi enti lirici ai teatri di provincia, con oltre venticinque anni di attività e più di cinquanta allestimenti. Daniela Pilla soprano, Antonella Degasperi soubrette, Carlo Monopoli tenore e Corrado Abbati attore brillante ci faranno ridere e sognare con alcune arie famosissime come Czarda, Oh Cin ci là, Tu che m’hai preso il cuor, Sigismondo, Donne mie, Aria di Vilia – Parigino, Tace il labbro – È scabroso le donne studiar.