Denuncia del consigliere provinciale Urzì: “il nuovo centro è aperto solo per un’ora alla settimana”
Molti comuni altoatesini hanno creato un sistema di raccolta differenziata che fa leva sui centri di riciclaccio realizzati alla periferia dei paesi dove conferire i rifiuti ingombranti o maggiormente problematici. Quello di Rio Pusteria in Alto Adige è sicuramente un modello per organizzazione e pulizia, cosa che non deve essere costata poco ai contribuenti locali. Peccato che la struttura abbia un neo, sicuramente risolvibile, come denuncia con un’eloquente immagine il consigliere provinciale di Alto Adige nel cuore, Alessandro Urzì: “attenzione per l’ambiente? Può darsi.
Anche se viene da chiedersi se certi servizi non possano essere accorpati, fra diversi comuni limitrofi, per ridurre le spese. Ma c’è un particolare che ha fatto scattare la mia curiosità: l’orario di apertura, ossia il sabato (e solo il sabato) dalle 8 alle 9 (sic!)”.
Urzì, oltre a domandarsi il costo di una simile struttura, si fa domande circa l’effettiva utilità pratica di limitarne l’apertura al pubblico solo un’ora alla settimana,per di più in una fascia abbastanza disagevole: “tutto questo investimento per una apertura di un’ora alla settimana (il sabato all’alba…)? A proposito di spese pubbliche inutili e sprechi della nostra autonomia… A questo punto mi informerò meglio su quanto sia costata, quanto smaltisca e se non poteva essere condivisa con altri comuni della zona”.
