Fedeltà fiscale, il NordEst è virtuoso

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Soldi euro2 1Zaia: “dimostrato che il Veneto non è terra di evasori”. Mentre il Veneto migliora la situazione, peggiora in Trentino Alto Adige. Stabili Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna

Il NordEst è una terra mediamente virtuosa, almeno dal punto di vista fiscale. Questo il profilo disegnato da un’inchiesta condotta dal quotidiano di Confindustria Il Sole 24Ore, secondo cui il rischio d’evasione in Italia fa risaltare il miglioramento della situazione in Veneto, e la conferma della fedeltà fiscale in Friuli Venezia Giulia e in Emilia Romagna, mentre la situazione peggiora nelle province di Trento e di Bolzano.

Soddisfatto dei dati, il governatore del Veneto, Luca Zaia: “contro ogni stereotipo e luogo comune, la classifica sulla fedeltà fiscale testimonia che il Veneto non è affatto popolato da evasori ed elusori. Non si spiegherebbe altrimenti come ogni anno la Regione si presenti al cospetto dell’erario con un residuo fiscale attivo di 18 miliardi. Chiedo che i controlli vengano fatti d’ora in avanti alla luce di questi dati e di sperimentare rapidamente una tassa unica per le imprese non superiore al 35 per cento, con pene severissime per chi la evade: io candido il Veneto a zona test”.

Se il Veneto diventa virtuoso, al contrario preoccupa il peggioramento fatto registrare dall’Alto Adige che retrocede di sei posizioni, pur restando nelle posizioni di alta classifica nazionale, seguita dalla provincia di Trento, che invece migliora la propria posizione di due posizioni. Viceversa, rimangono molto distanti le posizioni delle regioni del Meridione, dove l’evasione rimane mediamente più elevata.

Secondo Zaia “i veneti pagano al fisco molto più di altre zone dove l’economia sommersa la fa da padrona. A questo punto chiedo che i controlli vengano fatti sulla base di queste risultanze, senza pregiudizi di colpevolezza, e che semmai il fisco rafforzi la guardia in quelle zone dove è noto che quello di legalità è un concetto ancora un po’ troppo vago”.

“E’ ora di cominciare a riflettere seriamente su quanto ancora una sistema produttivo sano come quello veneto possa continuare a sopportare una pressione fiscale e contributiva che ormai di aggira intorno al 65% (sovente anche di più) senza che una lira di quanto girato al fisco torni sul territorio in termini di sostegno alle imprese e al lavoro – è l’opinione del Presidente Zaia – E’ ora quindi di cambiare, e in fretta. Per questo rilancio al governo la mia proposta: si cominci a testare in tre regioni – una al Nord, una al Centro e una al Sud – una aliquota fissa sulle imprese intorno al 30-35, a garantire una tassazione senza sorprese a posteriori e ad applicare regole ferree contro gli evasori. E poi si veda dopo un anno o due quale conseguenze di sono avute sul gettito”.