A Trento la “Festa Diocesana della famiglia” per una Chiesa formato famiglia

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festa-della-famiglia-diocesi-trento-presentazione-ilnordestAppuntamento a Trento domenica 29 settembre 2013 nell’ambito dei festeggiamenti per gli 800 anni della Cattedrale di San Vigilio

Fervono i preparativi per l’allestimento della “Festa diocesana delle famiglie” del Trentino, organizzata dal Centro diocesano di pastorale familiare di Trento con il patrocinio del comune di Trento e la collaborazione della Protezione civile del Trentino, in calendario a Trento per domenica 29 settembre. Un evento che s’inquadra nell’ambito dei festeggiamenti per l’anniversario degli 800 anni dall’affidamento dei lavori di costruzione della Cattedrale di San Vigilio di Trento e si colloca lungo il percorso dell’Anno della Fede e nell’ambito di una Chiesa formato famiglia. Avrà come ospiti personaggi conosciuti dello spettacolo, della televisione, dello sport e del mondo ecclesiale, che si confronteranno su un tema di grande attualità come la sfida educativa.

Oltre 1.200 tra adulti, bambini e ragazzi, le persone iscritte fino ad ora, ma c’è ancora spazio per le iscrizioni on line sul sito del Centro diocesano di pastorale familiare (www.diocesitn.it/famiglia).

Durante la presentazione dell’evento, il sindaco di Trento Alessandro Andreatta ha sottolineato come il patrocinio sia motivato da un legame di frequente collaborazione tra diocesi e amministrazione della città, pur nella distinzione degli ambiti e delle competenze. L’evento poi si sposa naturalmente con l’attenzione che da sempre l’amministrazione locale ha verso le famiglie e le loro necessità. “Come non essere quindi presenti, offrendo collaborazione tecnico-logistica all’organizzazione dell’happening ecclesiale” ha sottolineato Andreatta sotto gli occhi compiaciuti dell’Arcivescovo di Trento, Mons. Luigi Bressan, che ha inquadrato la festa nel percorso dell’anno giubilare e in quello della fede, caratterizzati da pellegrinaggi delle zone pastorali e da una serie di eventi culturali.

Il delegato diocesano alla pastorale familiare, don Albino Dell’Eva, ha presentato le motivazioni pastorali che stanno alla base del ritrovo di più di 350 famiglie attorno alla cattedrale, sottolineando in particolare l’importanza di mostrare un volto di Chiesa meno istituzionale e più somigliante a quello di una “famiglia di famiglie”. I condirettori del Centro Famiglia, Lorenza e Stefano Girardi, hanno infine illustrato il programma della giornata, che si snoderà tra mattina e pomeriggio su due diverse ambientazioni: il Centro Culturale Santa Chiara che ospiterà il dibattito tra gli ospiti e le famiglie partecipanti e la piazza Duomo, con la Cattedrale, dove si svolgerà la cerimonia religiosa conclusiva.

Nella “Festa diocesana della famiglia” sono coinvolti 150 volontari e le undici zone pastorali del Trentino. Sentire la Chiesa come casa comune, dove le famiglie si possano trovarsi tra amici, accolte, rispettate e apprezzate per i valori umani di cui sono portatrici, primi fra tutti i legami affettivi e il servizio alla vita: questo è l’intento del ritrovarsi insieme di più di 300 famiglie che dalle valli del Trentino converranno a Trento dove, con un grande “gioco di famiglia”, andranno alla scoperta del Duomo, del suo valore artistico, storico e religioso. Non una Chiesa solamente istituzione, ma famiglia di famiglie, che in forza della fede nel Signore crea legami profondi di appartenenza ad un medesimo popolo di credenti, dove ognuno trova il suo posto. Non una Chiesa “museo”, ma una comunità che assomiglia ad una grande famiglia, dove i più piccoli sono messi al primo posto, coloro che sono provati dalle tante difficoltà del vivere di oggi trovano un’attenzione privilegiata, la cura delle sofferenze nei rapporti tra le persone è considerato un investimento per il bene di tutti. Una Chiesa, insomma, che impara dalle famiglie a tradurre nella vita quotidiana, con stile semplice e spontaneo, “familiare” appunto, il vangelo del matrimonio e della famiglia.

Molte famiglie, sparse sul territorio della Diocesi, hanno accolto volentieri l’invito di collaborare direttamente all’organizzazione dell’evento, per non dare l’idea di un ennesimo appuntamento offerto a genitori e figli, quanto piuttosto di un happening costruito con loro, che mettesse al centro il giusto protagonismo delle famiglie, le loro sensibilità, esigenze e proposte. Si è voluto che le famiglie si sentissero soggetto attivo nella costruzione della casa comune che è la Chiesa, pietre vive di un edificio la cui “architettura” s’ispira a quella della famiglia.