Università di Vicenza, via libera all’appalto verso il completamento

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provincia-vicenza-appalto-nuova-universita-fortuna-macchia-olivato-ilnordest10 milioni di euro per il raddoppio della attuali strutture

A Palazzo Nievo, sede della provincia di Vicenza, è stato posato un mattone importante per il completamento del polo universitario di Vicenza nell’area Mezzalira. Un mattone virtuale ma di peso: la firma del contratto di appalto da parte dell’associazione di imprese che realizzerà l’opera elaborando dapprima il progetto esecutivo (entro 150 giorni) e curando poi l’esecuzione dei lavori (1.050 giorni). Si tratta dell’ATI (Associazione Temporanea di Imprese) che raggruppa la Guerrato Spa di Rovigo e il Consorzio Stabile Idra Building di Schio che si è aggiudicata il bando grazie alla proposta di migliorie tecniche che riguardano i materiali utilizzati e l’organizzazione del cantiere e ad un ribasso del 28% sul prezzo a base d’asta, che è così passato dagli oltre 10 milioni di euro ai 7,5 milioni di euro a cui vanno aggiunti Iva e oneri.

Il contratto è stato sottoscritto da Angelo Macchia, segretario generale della Provincia, Andrea Turetta, dirigente del settore lavori pubblici, e Pier Renzo Olivato, legale rappresentante dell’Atialla presenza di Attilio Schneck, commissario straordinario della Provincia, e Silvio Fortuna, presidente della Fondazione Studi Universitari.

“Oggi mettiamo in campo oltre 10 milioni di euro – ha esordito Schneck – una cifra significativa in tempi grami come quelli che stiamo vivendo. Avremo imprese e lavoratori veneti e vicentini a lavorare nel nostro cantiere, a dimostrazione che la pubblica amministrazione funziona se c’è la volontà di farla funzionare e se c’è una comunità, come quella vicentina, che ci crede, come ci hanno creduto Provincia, Fondazione Cariverona e Camera di commercio che hanno finanziato l’università e tutti coloro che hanno poi reso possibile la sua realizzazione”.

La storia del polo universitario è iniziata nel 2002, quando gli allora presidenti di Provincia, Manuela Dal Lago, e Camera di commercio, Danilo Longhi, hanno scritto una lettera alla Fondazione Cariverona per illustrare l’idea, e la necessità, di un polo universitario vicentino e per chiedere un contributo economico. Una storia tutto sommato breve e soprattutto concreta, se confrontata con quella delle grandi opere italiane. Nel 2011, infatti, veniva inaugurato il primo stralcio e nella primavera del 2014 si aprirà il cantiere del completamento che dovrebbe chiudersi in tre anni. “E’ prevedibile – ha commentato Silvio Fortuna – che in quell’anno i nostri studenti passeranno dagli attuali 4.500 agli oltre 6.000. Numeri che fanno ben comprendere la necessità che abbiamo di nuovi spazi e che altrettanto bene traducono la mia riconoscenza nei confronti di Provincia, Cariverona e Camera di Commercio. I nuovi locali ci permetteranno non solo di incrementare non solo l’offerta formativa, ma, cosa ben più importante, la ricerca”.

L’edificio che completerà il polo universitario di viale Margherita si ergerà in perfetta continuità con quello esistente ma sarà grande il doppio.

L’intero edificato è costituito da un rettangolo di lunghezza circa 76 m (direzione

Nord-Sud) e di larghezza circa 35 m, suddiviso in tre corpi di fabbrica paralleli. Il corpo

centrale serve da spazio di relazione e spazia su due o tre livelli di altezza con grandi ballatoi. E’ illuminato naturalmente dalle grandi vetrate alle estremità e parzialmente dall’alto attraverso i vuoti ricavati nel solaio del secondo livello.

Si riproduce l’organizzazione su quattro livelli già del primo stralcio: l’inferiore è destinato ad autorimesse, con 81 posti auto e deposito per ciclo motori; il primo livello presenta un grande atrio con portineria e quattro grandi spazi per la didattica ulteriormente frazionabili con pareti mobili; al secondo livello sono situate otto aule affacciate sul grande atrio; al terzo livello trova spazio una grande sala per seminari, gli uffici del dipartimento e per i professori, nonché le sale riunioni. Da questo livello si può accedere alle terrazze di copertura nonché (con scale riservate) ai locali tecnici del sottotetto.

Il prezzo a base d’asta era di 12,3milioni di euro complessivi, messi a disposizione da Fondazione Cariverona (6,3 milioni), Camera di commercio (4 milioni) e Provincia (2 milioni).