Nuovo polo bibliotecario di Bolzano: firmato l’accordo tra Comune e Provincia

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PAB Luis Durnwalder Luigi Spagnolli firma convenzione nuovo polo bibliotecario bolzano con arch christoph mayr fingerle 1
PAB Luis Durnwalder Luigi Spagnolli firma convenzione nuovo polo bibliotecario bolzano con arch christoph mayr fingerle 1Sotto un unico tetto, moderno e funzionale le biblioteche provinciali “Claudia Augusta”, “Teßmann” e la Biblioteca civica. Il polo sarà pronto in 5 anni

Un passaggio importante per la cultura, per la convivenza e per Bolzano: a Palazzo Widmann, il presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder ha ricordato che il polo bibliotecario faceva già parte dell’accordo di coalizione, “ci aiuta a riconoscere il segno dei tempi, a lavorare assieme e a dare al capoluogo la giusta connotazione, perché non sempre per Bolzano è stato fatto ciò che si doveva”.

Accanto alla funzione primaria di punto di riferimento per libri, media e informazioni, “il Polo bibliotecario assumerà il ruolo di centro di formazione e cultura all’avanguardia che lavora a stretto contatto con altre istituzioni culturali e formative. Sarà inoltre – sottolinea Durnwalder – un luogo di aggregazione per tutti i gruppi linguistici, perché alla gente non interessa sapere chi è il direttore o come è composto il consiglio d’amministrazione, ma piuttosto che il servizio funzioni bene, che l’offerta culturale sia elevata e gli spazi adeguati. Cosa che attualmente le biblioteche non sempre possono garantire”.

Durnwalder e il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli hanno firmato la convenzione patrimoniale che sta alla base del progetto: il Comune di Bolzano cede alla Provincia il diritto di superficie la quale si farà carico dei costi di progettazione e costruzione della nuova struttura. Come contropartita, il Comune riceverà, a costruzione ultimata, un diritto reale d’uso del 33% dell’edificio. I costi sono stimati in circa 70 milioni di euro, struttura pronta fra il 2017 e il 2018. La firma consente alla Provincia di ottenere la concessione edilizia per iniziare i lavori di demolizione di parte del vecchio edificio (entro l’anno la gara per i relativi lavori) e di avviare i successivi sondaggi archeologici. Le associazioni attualmente insediate nell’ex Pascoli – ha ricordato il direttore del Dipartimento lavori pubblici Josef March – potranno essere trasferite nella parte dell’edificio che non viene toccata (che non è solo la facciata, perché restano disponibili ampi spazi su vari livelli) a meno che il Comune non trovi un’altra soluzione.

Durnwalder è tornato anche sulla gestione della futura struttura: il gruppo di lavoro tecnico con i direttori delle biblioteche coinvolte e i funzionari pubblici è chiamato ad affrontare tutte le questioni specifiche del sistema bibliotecario e della sua organizzazione, mentre le questioni prettamente politiche che accompagnano un’opera di questa valenza dovranno essere demandate a una commissione di rappresentanti politici di Provincia e Comune. L’assessore provinciale alla cultura italiana Christian Tommasini ha sottolineato che il polo è “un progetto strategico in previsione della candidatura a Capitale europea della cultura nel 2019. Ringraziamo chi ci ha creduto perché è un passo avanti importante per il futuro di questa terra”. Gli ha fatto eco l’assessore alla cultura ladina Florian Mussner e ai lavori pubblici ricordando che “parliamo di 118.000 metri cubi, ma questa struttura va oltre i semplici muri: è il più bel messaggio culturale lanciato dalla Giunta provinciale in questa legislatura”.

Il progetto è stato illustrato nei dettagli dall’architetto bolzanino Christoph Mayr Fingerle, vincitore nel 2006 dello specifico concorso. Il progetto è stato successivamente rielaborato per rendere possibile la conservazione dell’area di ingresso principale, della facciata e della scalinata di accesso alla scuola Pascoli. Prevede due piani interrati e cinque piani fuori terra, la superficie lorda ammonta a 27.040 mq. Il nuovo Polo bibliotecario offrirà contemporaneamente “vecchi” e “nuovi” media, dando agli utenti di tutte le età e di diversa madrelingua la possibilità di usufruire di libri, media e materiale informativo di ogni genere per accrescere la propria conoscenza, studiare, divertirsi. Sul piano della suddivisione del lavoro, la biblioteca provinciale italiana, quella tedesca/ladina e la biblioteca civica di Bolzano garantiscono un servizio completo al cittadino: da un lato come cosiddetta “public library” per il capoluogo, dall’altro come biblioteca universale, di studio e ricerca, per tutti i gruppi linguistici e l’intero territorio altoatesino. Un tesoro particolare è rappresentato dal patrimonio letterario locale, raccolto e conservato nel Polo bibliotecario per le future generazioni. Al piano terra sono previsti l’ingresso principale, l’area distribuzione e restituzione dei libri, il reparto bambini e giovani, la zona per la lettura dei giornali, la caffetteria e il centro informazioni. Nei tre piani superiori sono previsti gli spazi per ogni tipo di media. All’ultimo piano l’amministrazione.

Il Polo bibliotecario rispecchia anche il vertiginoso sviluppo dei media nell’epoca di Internet e permette agli utenti di trovare facilmente e in uno stesso luogo – oltre ai libri – numerosi altri prodotti e supporti tecnologici nelle tre lingue, come ad esempio: pubblicazioni e riviste, media elettronici, letteratura, compresa quella popolare e scientifica, materiale per bambini e ragazzi. L’offerta realmente disponibile di media (2 milioni di numero) viene completata da informazioni in digitale (banche dati, web), e dal collegamento con il servizio di prestito nazionale e internazionale. Un buon terzo del patrimonio (550.000 media) viene messo a disposizione del visitatore, che ne ha libero accesso. In spazi ampi, luminosi e piacevoli trova tutte le occasioni per apprendere, fare ricerca, leggere, sfogliare e scoprire. Il Polo bibliotecario sarà la struttura più completa del suo genere in Alto Adige e diventerà quindi il “cuore” della rete delle biblioteche locali.