Alto Adige, Kompatscher termina il primo giro di consultazioni tra tutte le forze politiche elette in Consiglio provinciale

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arno-kompatscher-ilnordestSpetta ora alla SVP tirare le conclusioni. Privilegiata la prosecuzione dell’alleanza con il PD, con probabile allargamento ai Verdi

Il neo eletto e governatore designato Arno Kompatscher ha terminato il primo giro di consultazioni tra tutte le forze politiche presenti nel rinnovato Consiglio provinciale di Bolzano. Tre i partiti che Kompatscher, affiancato da Florian Mussner e Martha Stocker, ha sentito in giornata.

“A Arno Kompatscher abbiamo suggerito di diminuire il numero degli assessorati provinciali, riunificando anche competenze importanti”. Lo ha detto Andreas Pôder (Bundnis BurgerUnion – Ladins Dolomites – Wir Sudtiroler) dopo l’incontro con il presidente della Provincia designato. Nel corso dell’incontro, definito “positivo e profondo” da Pôder che era accompagnato da Alberto Pizzinini e Thomas Egger, sono stati toccati i temi della famiglia e della cura dell’infanzia, dell’equità fiscale e della tutela della minoranza ladina. Di confronto “interessante e profondo” ha parlato anche Arno Kompatscher. Il presidente designato ha escluso l’intenzione di dar vita ad un esecutivo più largo dell’attuale: “sarà composto da sette ad nove assessori”.

“Abbiamo chiesto a Kompatscher più coraggio per le scelte strategiche per dare all’Alto Adige una prospettiva di crescita”. Lo ha detto il consigliere Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore) dopo le consultazioni definite da lui “estremamente articolate”. Urzì ha ribadito il suo impegno per una riforma dell’autonomia, “via da quella etnica verso quella territoriale”. Infine, è stata sollecitata – ha detto – una riduzione della spesa pubblica a favore delle famiglie e delle imprese.

Per la rappresentate del Team Autonomie Elena Artioli, “con Kompatscher abbiamo discusso punto per punto il programma di Team Autonomie. Apprezziamo molto questo clima di dialogo e di ascolto. Su molti punti siamo d’accordo, mentre non lo siamo su altri, come la scuola”. Artioli ha sottolineato che non si è parlato di maggioranze, ma che il suo partito “non ha preclusioni verso nessuno. L’elettorato va rispettato”.

Nel fine settimana la SVP valuterà il da farsi: anche se il partito ha perso la maggioranza assoluta e la rappresentanza italiana è uscita ridotta dalle elezioni, i due rappresentanti PD eletti in Consiglio non consentono di formare una maggioranza robusta. Probabilmente, sarà tassativo allargare ulteriormente o ai Verdi, oppure all’area dei liberali di lingua tedesca. La settimana prossima sarà decisiva per la formazione del nuovo esecutivo, il promo dopo il ventennio durnwaldiano.