Tunnel del Brennero, a Bolzano il punto della situazione

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tunnel-brennero-Arno-Kompatscher-il-coordinatore-UE-Pat-Cox-Mauro-Gilmozzi-Elmar-Pichler-RolleroIl coordinatore UE del corridoio Pat Cox ha incontrato gli amministratori locali

Il grande traforo ferroviario del Brennero è stato oggetto dell’incontro che il coordinatore del corridoio europeo TEN Berlino_Palermo Pat Cox ha avuto a Bolzano con gli amministratori locali, con i quali ha discusso dell’utilizzo dei fondi dell’autostrada per il finanziamento trasversale del tunnel di base del Brennero, l’inserimento nel progetto BBT della tratta d’accesso Fortezza-Ponte Gardena, il quadro normativo per il transito esclusivamente in galleria dei treni merci.

All’incontro con Cox, oltre all’assessore provinciale Elmar Pichler Rolle, hanno partecipato anche il presidente designato della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, e l’assessore trentino ai trasporti Mauro Gilmozzi. Al centro del colloquio soprattutto il destino dei 338 milioni di euro, per i quali si attende il via libera governativo, che la società Autobrennero ha accantonato dal 1997 ad oggi per finanziare la realizzazione del tunnel di base. «Il nodo chiave è capire fino a che punto i fondi siano legati al rinnovo della concessione autostradale», ha spiegato Pichler Rolle, mentre il commissario Pat Cox ha ribadito che «deve essere trovato un modo per fare sì che questi soldi siano assegnati al progetto per la realizzazione del tunnel del Brennero».

Durante l’incontro bolzanino, è stato fatto il punto della situazione sull’ipotesi di inserire all’interno del progetto per il BBT anche la tratta d’accesso Fortezza-Ponte Gardena. «Un passaggio importante – ha proseguito Pichler Rolle – per garantire non solo la realizzazione in contemporanea rispetto al resto dell’opera, ma anche la possibilità di accedere al co-finanziamento europeo che può raggiungere il 40% dei costi totali». Si tratta principalmente di convincere Bruxelles circa la bontà dell’opera e l’importanza delle tratte d’accesso, «per le quali un territorio come la Bassa Atesina – ha aggiunto Pichler Rolle – ha già fatto passi avanti inserendo il tracciato nei propri piani urbanistici comunali».

E’ stata anche affrontata con interesse l’iniziativa varata dal Tirolo del Nord, che con l’entrata in vigore dell’orario ferroviario invernale ha introdotto una nuova regola che potrebbe essere presa ad esempio anche dalle regioni confinanti. «In futuro – ha concluso Pichler Rolle – tutto il traffico merci sarà instradato in galleria nelle ore notturne, liberando dunque i binari che scorrono all’aperto. Se l’Unione Europea accettasse questa norma, si potrebbe prendere in considerazione l’idea di ricorrere ad un sistema simile anche una volta che il tunnel del Brennero entrerà effettivamente in funzione».

Soddisfatto l’assessore trentino Mauro Gilmozzi: «finalmente – spiega – viene presa in considerazione l’esigenza che i trentini hanno sempre manifestato, condizione per noi indispensabile al fine di liberare le risorse disponibili anche per la realizzazione del tunnel. L’accordo per la costituzione di un organismo di garanzia apre la strada ad una ridefinizione delle questioni ancora aperte, anche con lo Stato italiano». Anche per il Trentino il nodo fondamentale riguarda le tratte d’accesso. La disponibilità manifestata da Cox al termine dei colloqui, di dar vita ad un organismo di garanzia per gestire in maniera integrata le problematiche relative all’intero corridoio del Brennero, rappresenta un riconoscimento importante delle esigenze che i territori interessati hanno sempre manifestato ed in particolare il Trentino, che, come noto, non è direttamente interessato al tunnel ma lo è alla tratta subito a sud, che comprende i comuni di Trento e Rovereto. «Se questo organismo di garanzia si aprirà – sottolinea Gilmozzi – si potrà anche cominciare ad affrontare il tema delle risorse che i diversi soggetti, compreso lo Stato italiano, possono destinare alla realizzazione delle tratte di accesso».