2013 per Confagricoltura un anno da dimenticare per l’agricoltura

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Protesta degli agricoltori agricoltura mietritrebbia trattore-new-holland
agricoltura mietritrebbia trattore-new-hollandLe buone performance dell’export fanno sperare in una riscossa per il 2014

Il 2013 è stato, per l’agricoltura, un anno da dimenticare. Per le imprese agricole italiane, gli effetti perduranti della crisi e il susseguirsi delle calamità naturali hanno fatto perdere reddito e occupazione.

Nell’export agroalimentare, si registrano elementi di positività. Lo sottolinea il Centro Studi di Confagricoltura che traccia un bilancio sull’anno appena concluso.

Ad avviso di Confagricoltura, sulla base delle buone prestazioni sui mercati esteri, si ritiene che il 2014 possa essere l’anno della riscossa nelle campagne, della ripresa di reddito e occupazione.

Nei primi nove mesi dell’anno – osserva il Centro Studi dell’organizzazione agricola – il valore aggiunto agricolo è sceso dell’1,4%. È andata sicuramente meglio rispetto al comparto industriale (che comprende le costruzioni): -3,7% e del totale dell’economia nazionale che ha marcato, sino a settembre, un -2,2%. Tuttavia, il dato negativo si somma a una serie di flessioni in atto ormai da troppi anni e che evidenziano un calo di produttività da sanare quanto prima.

Gli occupati registrano un dato negativo, probabilmente dovuto al cattivo andamento stagionale in particolare di alcuni comparti. Gli occupati agricoli, nei primi nove mesi del 2013, sono scesi del 4,3% in complesso e del 3,3% gli occupati dipendenti. In entrambi i casi si tratta di un andamento peggiore dell’evoluzione, già negativa, dell’occupazione del totale dell’economia nazionale.

«Spiace soprattutto rilevare – commenta Claudio Cressati, presidente di Confagricoltura Friuli Venezia Giula – che il dato sull’evoluzione del numero dei dipendenti del settore praticamente annulla il brillante aumento di +3,6%, registrato dal 2011 al 2012, che aveva fatto scommettere su una inversione di tendenza strutturale. Per la quale dovremo quindi, purtroppo, attendere».

L’export è il dato sicuramente positivo che lascia ben sperare – conclude Confagricoltura -. Nei primi dieci mesi dell’anno l’export agricolo (+3,4%) e agroalimentare nel complesso (agricolo più trasformati: +5,5%) sono cresciuti e hanno registrato performance decisamente migliori dell’export nazionale complessivo che è diminuito dello 0,2% da gennaio a ottobre. Cresce costantemente la quota di export agroalimentare sul totale che è passata dall’8% nel 2011 all’8,5% nel 2013 (sempre tra gennaio e ottobre).