Fedagri Fvg: ancora troppe incertezze sulla Politica agricola comunitaria

0
335
Fedagri-Rauscedo-paolo-de-castro-sergio-bolzonello-ilnordest
Fedagri-Rauscedo-paolo-de-castro-sergio-bolzonello-ilnordestL’organizzazione pronta a dare battaglia sugli aiuti europei e il nuovo Programma di sviluppo rurale 2014-2020

«La nuova politica agricola comunitaria (Pac) 2014-2020 sarà attenta a “come” si produce piuttosto che a “cosa” si produce. Sarà più flessibile, più equa, più giusta, più verde e più giovane».

L’ha detto Paolo De Castro, presidente della Commissione agricoltura della Comunità europea, intervenuto a Rauscedo nella sala dei Vivai Cooperativi di Rauscedo, nel convegno promosso da Fedagri-Confcooperative (era presente anche il presidente nazionale, Giorgio Mercuri), in collaborazione con Cia Fvg, Confagricoltura Fvg e Associazione vivaisti viticoli del Friuli Venezia Giulia, davanti a una platea di oltre 300 imprenditori agricoli. «La Pac incide per circa il 40% delle risorse impegnate dal bilancio comunitario – ha proseguito – e, perciò, è impensabile che l’Italia manchi ai suoi appuntamenti europei di dibattito, approfondimento e scelte nella difesa degli interessi delle aziende professionali, singole e associate».

Fedagri Friuli Venezia Giulia (162 cooperative associate, 12.000 agricoltori soci per 434 milioni di euro di fatturato), per bocca del suo presidente, Giorgio Giacomello, ha annunciato un atteggiamento di vigilanza costante sull’evoluzione delle normative e chiesto una urgente definizione del nuovo regime degli aiuti comunitari: «allo stato attuale c’è ancora troppa incertezza: centinaia di aziende agricole attendono che siano risolte le questioni legate alla definizione degli effettivi beneficiari degli aiuti e le modalità di erogazione dei contributi». Fedagri, inoltre, si prepara a dare battaglia anche sulla necessità che la Pac, sia semplificata in particolare per le aziende più piccole; siano sostenuti i giovani e le nuove imprese agricole; siano introdotti meccanismi di sostegno alle gestione del rischio degli agricoltori rispetto alle avversità atmosferiche e alle fluttuazioni dei prezzi di mercato e, soprattutto, il sostegno comunitario sia indirizzato prioritariamente alle aziende più strutturate e alle filiere.

«Io credo che solo la qualità delle nostre produzioni sia in grado di avere un futuro – ha sottolineato l’assessore regionale alla risorse agricole, Sergio Bolzonello -. La necessaria crescita della competitività del sistema, che accompagneremo con le nuove misure del Psr, dovrà andare di pari passo con la sostenibilità degli interventi sul territorio».

Per le modifiche dell’attuale proposta della Pac, gli stati membri (e le regioni), hanno tempo fino a luglio per presentare le loro osservazioni.