Alto Adige, cresce il liquidato ai soci della Federazione latterie

0
406
latte in tazza 1
latte in tazza 1Aumenta del 2,5% a 52,23 centesimi/litro. 5.000 gli allevatori associati per una produzione di qualità

L’aumento del prezzo del latte sui mercati, dovuto alla scarsità del latte crudo a livello globale, ha influito positivamente sul bilancio 2013 della Federazione Latterie Alto Adige presentato all’assemblea generale.

Se le forniture hanno accusato una lieve flessione, fermandosi a 370,5 milioni di chilogrammi, il prezzo pagato per il latte è aumentato del 2,5%, a 52,23 centesimi/kg, portando il fatturato il fatturato del settore in provincia di Bolzano a 445 milioni di euro (più 3,4%).

Di contro, sono invece in costante calo fornitori di latte: anche l’anno scorso, più di 100 hanno abbandonato l’attività. Oggi sono 5.000 gli agricoltori che si dedicano alla produzione del latte, mentre dieci anni fa erano 6.000. Un calo che costringe le realtà più grandi e strutturate a cercare nuovi conferitori, come quelli delle confinanti valli trentine, attratti da una liquidazione maggiore.

«Le aziende produttrici devono fare i conti con due realtà: i ricavi in calo e l’aumento dei costi di produzione. Il valore aggiunto è in costante contrazione e sempre più produttori traggono le loro conseguenze» ha detto il presidente della Federazione Latterie Alto Adige Joachim Reinalter.