Giornata Mondiale del Donatore di Sangue 2014

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Trento LOCANDINA 1Da sabato 14 giugno, a Trento tre giorni di appuntamenti all’insegna di promuovere “Percorsi di Qualità e Innovazione”.

I preparativi fervono e la città di Trento si prepara ad accogliere da tutto il Trentino i volontari e i curiosi che parteciperanno alla Giornata mondiale del donatore. Una festa per tutti coloro che sanno donare se stessi a favore degli altri. Sarà il tema della “donazione di qualità” a legare con un unico filo conduttore la serie di manifestazioni che animeranno questa quinta festa del donatore provinciale: tre giornate dedicate al ricco mondo del volontariato, alla donazione e all’innovazione con un programma che mira a coinvolgere quante più persone possibile.

Istituita nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, questa ricorrenza ha assunto negli anni un significato sempre più profondo, rappresentando un’occasione per ribadire a livello globale l’importanza di compiere un gesto semplice ma fondamentale come quello del dono.

Dal 2004 a oggi il numero di donazioni nel mondo è cresciuto del 25%, passando da 80 a 107 milioni, con un forte incremento soprattutto nel Sud-est asiatico e in Africa. Di tutte queste donazioni, però, la metà si concentra nelle aree più sviluppate del pianeta, dove vive solo il 15% della popolazione globale.

In questi Paesi le donazioni ogni 1000 abitanti sono 39,2, mentre nelle nazioni a medio reddito si attestano a 12.6, per poi scendere a 4 nelle regioni più povere.

Ciò che colpisce è il fatto che nel mondo il 65% delle trasfusioni di sangue riguarda bambini sotto i cinque anni di età, mentre nei Paesi ad alto reddito, che sono quelli con il più alto tasso di invecchiamento della popolazione, sono gli anziani al di sopra dei 65 anni i principali destinatari di queste cure (pari al 76 % sul totale).

Inoltre, solo in 41 Paesi si producono medicinali plasmaderivati ottenuti attraverso il frazionamento del plasma raccolto sul proprio territorio, mentre gli altri 110 Paesi importano questi farmaci dall’estero.

A destare maggiore preoccupazione sono i dati che testimoniano come più della metà del sangue e degli emoderivati raccolti in ben 73 Paesi provengano da parenti o da donatori retribuiti (nella galleria fotografica qui sotto è disponibile una cartina che illustra la diffusione della donazione volontaria e non retribuita).

Tema scelto per l’edizione di quest’anno è “Sangue sicuro per salvare le madri”, che si pone l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza di garantire sempre e ovunque l’accesso al sangue e ai suoi componenti per prevenire i decessi materni, provocati da complicazioni legate al parto o per forti sanguinamenti durante o dopo il parto.

Si tratta di un fenomeno diffuso soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, specialmente nell’Africa subsahariana (dove si registra il 50% dei casi) e nel Sud-est asiatico (un terzo dei decessi) e che riguarda in particolare le adolescenti al di sotto dei 15 anni. L’accesso al sangue sicuro ed emoderivati e l’uso razionale delle trasfusioni di sangue rimangono ancora sfide importanti in molti Paesi in tutto il mondo. Gli obiettivi della campagna globale di quest´anno è l´invito ai Ministeri della salute, in particolare nei Paesi con alti tassi di mortalità materna, ad adottare misure concrete per garantire alle strutture sanitarie, l´accesso al sangue sicuro per le donne che devono affrontare il parto.

Le principali manifestazioni promosse dalla Organizzazione Mondiale della Sanità si terranno a Colombo, nello Sri Lanka, ma come sempre anche AVIS si farà diretta portavoce di questo messaggio, promuovendo iniziative ed eventi su tutto il territorio nazionale.

Nel campo della trasfusione sanguigna, il Consiglio d’Europa difende tre principi fondamentali: il perseguimento dell’autosufficienza di sangue, la protezione della salute dei donatori e dei beneficiari e il divieto di commercializzazione delle sostanze di origine umana, sostenendo l’esigenza di donazioni volontarie e non retribuite.