Dal 2003 al 2014 rincari record nelle tariffe, anche nei comparti liberalizzati

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Negli ultimi 10 anni l’acqua è aumentata dell’85,2%, i rifiuti dell’81,8% e i pedaggi autostradali del 50,15. Secondo la Cgia le liberalizzazioni non hanno prodotto gli effetti sperati

L’ufficio studi della Cgia di Mestre ha preso in considerazione l’andamento delle tariffe dei servizi pubblici erogati in regime di prezzo autorizzato e prezzo libero nel corso degli ultimi dieci anni. Ne emerge un quadro sconfortante.

Le tariffe dei principali servizi pubblici presenti in Italia hanno subito degli aumenti record, con l’acqua cresciuta del 85,2%, i rifiuti del 81,8%, i pedaggi autostradali del 50,1% e i trasporti urbani del 49,6%. Tra le 10 voci prese in esame, solo i servizi telefonici hanno subito una diminuzione: -15,9%. Sempre nel periodo considerato, l’inflazione, invece, è aumentata del 23,1%.

«Nonostante i forti aumenti registrati dalle bollette dell’acqua – segnala il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi – la nostra tariffa rimane la più bassa d’Europa. La stessa considerazione può essere fatta per i biglietti ferroviari: anch’essi sono tra i meno cari in UE. Preoccupa, invece, il boom registrato dall’asporto rifiuti. Nonostante in questi ultimi sei anni di crisi economica sia diminuita la produzione di rifiuti e sia aumentata la raccolta differenziata, le famiglie e le imprese hanno subito dei rincari ingiustificati. Gli aumenti del gas – prosegue Bortolussi – hanno sicuramente risentito del costo della materia prima e del tasso di cambio, mentre l’energia elettrica dell’andamento delle quotazioni petrolifere e dell’aumento degli oneri generali di sistema, in particolare per la copertura degli schemi d’incentivazione delle fonti rinnovabili. I trasporti urbani, invece, hanno segnato gli aumenti del costo del carburante e quello del lavoro. Non va dimenticato che molti rincari sono stati condizionati anche, e qualche volta soprattutto, dall’aggravio fiscale. Tuttavia – prosegue Bortolussi – nonostante i processi di liberalizzazione avvenuti in questi ultimi decenni abbiano interessato gran parte di questi settori, i risultati ottenuti sono stati poco soddisfacenti. In linea di massima oggi siamo chiamati a pagare di più, ma la qualità dei servizi non ha subito miglioramenti sensibili».

Pur riconoscendo il limite di questa comparazione, l’Ufficio studi della Cgia fa notare che tra i settori presi in esame in questa elaborazione quello dei taxi è l’unico ad avere le tariffe totalmente amministrate: in altre parole, queste ultime sono definite attraverso una delibera comunale. Ad esclusione del servizio telefonico, che nell’ultimo decennio ha registrato una contrazione dei prezzi di quasi il 16%, il servizio taxi ha subito l’incremento percentuale più contenuto tra tutte le voci analizzate.

L’ultima parte dell’analisi degli artigiani mestrini ha preso in esame l’aumento delle tariffe registrato da alcune voci nel periodo intercorso dall’anno di liberalizzazione fino al 2013. Le assicurazioni sui mezzi di trasporto sono aumentate del 197,1% (4 volte in più dell’inflazione), i pedaggi autostradali del 62,75 (1,7 volte in più dell’inflazione), i trasporti ferroviari del 57,45 (1,7 volte in più dell’inflazione), il gas del 53,55 (2,3 volte in più dell’inflazione), mentre i servizi postali hanno subito un incremento del 37,8% pressoché uguale a quello registrato dall’inflazione. Solo i servizi telefonici hanno subito una riduzione dei prezzi: -18,8%, contro un aumento dell’inflazione del 38,5%.

«Sia chiaro – conclude Bortolussi – non siamo a favore di un’economia controllata dal pubblico. Ci permettiamo di segnalare che le liberalizzazioni hanno portato pochi vantaggi nelle tasche dei consumatori italiani. Anche perché in molti settori si è passati da un monopolio pubblico ad un regime oligarchico che ha tradito i principi legati ai processi di liberalizzazione. Pertanto, invitiamo il Governo Renzi a monitorare con  molta attenzione quei settori che prossimamente saranno interessati da processi di deregolamentazione. Non vorremmo che tra qualche anno molti prezzi e tariffe, che prima dei processi di liberalizzazione/privatizzazione erano controllati o comunque tenuti artificiosamente sotto controllo, registrassero aumenti esponenziali con forti ricadute negative per le famiglie e le imprese».


Variazione % prezzi delle principali tariffe dei servizi pubblici (dal 2003 ad oggi)

Prodotti

Var. % 2014(*)/2003

Acqua potabile (**)

+85,2

Raccolta rifiuti

+81,8

Pedaggi autostradali (**)

+50,1

Trasporti urbani (**)

+49,6

Gas

+47,2

Trasporti ferroviari

+46,5

Energia elettrica

+43,4

Servizi postali

+35,7

Taxi

+33,7

Servizi telefonici

-15,9

Inflazione

+23,1

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Istat

(*) Per il 2014 si considera la media degli indici NIC relativi ai primi 5 mesi dell’anno (confronto con media annua 2013).

(**) Si fa presente che per le voci acqua potabile, pedaggi autostradali e trasporti urbani – causa dei cambiamenti nella rilevazione da parte dell’ISTAT (nel 2011) – le variazioni dei prezzi sono state calcolate riconducendo le voci in questione a quelle più direttamente confrontabili (rispettivamente fornitura acqua, pedaggi e parchimetri, trasporti urbani multimodali).

Serie storica – Evoluzione delle principali tariffe dei servizi pubblici (ultimi 10 anni)

Prodotti

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014 (*)

Var. % 2014 (*)/2003

Acqua potabile (**)

+3,5

+5,2

+3,6

+4,6

+4,8

+5,0

+5,9

+8,1

+9,8

+5,5

+7,3

+3,7

+85,2

Raccolta rifiuti

+4,1

+3,9

+4,5

+4,9

+9,2

+3,3

+4,5

+3,7

+4,9

+3,1

+6,1

+13,8

+81,8

Pedaggi autostradali (**)

+6,7

+2,4

+2,5

+2,4

+2,8

+3,3

+2,8

+5,3

+6,9

+4,6

+4,0

+4,4

+50,1

Trasporti urbani (**)

+4,5

+5,9

+2,2

+3,0

+1,6

+2,1

+1,9

+1,7

+5,4

+11,0

+4,4

+2,2

+49,6

Gas

+5,0

+0,2

+7,5

+9,3

+0,1

+9,6

-1,5

-2,5

+8,9

+12,5

+1,0

-4,1

+47,2

Trasporti ferroviari

+2,6

+0,3

+0,3

+0,2

+7,2

+6,4

+4,8

+10,7

+6,9

+1,0

+1,3

+0,4

+46,5

Energia elettrica

+2,9

-3,2

+3,9

+12,6

+4,8

+9,7

-1,9

-6,8

+1,9

+14,0

+2,9

+0,8

+43,4

Servizi postali

+0,2

+5,8

+1,4

+3,1

+1,7

+0,0

+5,6

+5,5

+0,9

+1,1

+4,3

+1,8

+35,7

Taxi

+2,5

+2,0

+2,1

+3,7

+2,8

+6,2

+2,0

+1,6

+1,9

+3,3

+3,4

+0,6

+33,7

Servizi telefonici

-0,9

-0,4

-0,3

-0,4

-7,2

-1,3

+1,3

-0,6

+1,0

+1,3

-5,1

-5,0

-15,9

Inflazione

+2,7

+2,2

+1,9

+2,1

+1,8

+3,3

+0,8

+1,5

+2,8

+3,0

+1,2

+0,2

+23,1

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Istat

(*) Per il 2014 si considera la media degli indici NIC relativi ai primi 5 mesi dell’anno (confronto con media annua 2013).

(**) Si fa presente che per le voci acqua potabile, pedaggi autostradali e trasporti urbani – causa dei cambiamenti nella rilevazione da parte dell’ISTAT (nel 2011) – le variazioni dei prezzi sono state calcolate riconducendo le voci in questione a quelle più direttamente confrontabili (rispettivamente fornitura acqua, pedaggi e parchimetri, trasporti urbani multimodali).

Andamento delle tariffe nei settori liberalizzati

Variazioni % del prezzo/tariffe e dell’inflazione tra l’anno di liberalizzazione e il 2013 (**)

RANK PER MAGGIOR CRESCITA DA INIZIO LIBERALIZZAZIONE

Anno di liberalizzazione (**)

Var. % del prezzo o della tariffa

Var. % inflazione

Aumento prezzi o tariffe rispetto all’inflazione

Assicurazioni sui mezzi di trasporto (*)

1994

+197,1

+49,9

+4,0

volte

Pedaggi autostradali (***)

1999

+62,7

+36,2

+1,7

volte

Trasporti ferroviari

2000

+57,4

+32,9

+1,7

volte

Gas

2003

+53,5

+22,8

+2,3

volte

Servizi postali

1999

+37,8

+36,2

circa uguale

Trasporti urbani (***)

2009

+24,2

+8,8

+2,7

volte

Energia elettrica

2007

+19,9

+13,4

+1,5

volte

Servizi telefonici

1998

-18,8

+38,5

diminuito

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Istat e fonti varie

Note:

(*) Dati di partenza del prezzo e dell’inflazione riferiti al 1995.

(**) Per ciascuna voce si è identificato l’anno in cui ha cominciato a svilupparsi il processo di liberalizzazione

ed è stata calcolata la variazione dei prezzi fino all’anno 2013.

Assicurazioni: a partire dalla liberalizzazione del 1994

Trasporti ferroviari: a partire dall’anno di separazione tra Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana (2000)

Trasporti urbani: a partire dalla Legge 133/2008 (conferimento gestione tramite procedure competitive)

Gas: liberalizzazione a partire dal 1 gennaio 2003  

Pedaggi autostradali: a partire dalla privatizzazione della principale concessionaria pubblica (1999)

Trasporti aerei: a partire dal 1997 (conclusione processo di liberalizzazione del trasporto aereo europeo)

Servizi postali: dal recepimento della prima direttiva postale (1998-99)

Energia elettrica: a partire dal 1 luglio 2007 (liberalizzazione per i clienti privati)

Servizi telefonici: a partire dall’introduzione della “Legge Maccanico” (1997-1998)

(***) Per le voci pedaggi autostradali e trasporti urbani – a causa dei cambiamenti nella rilevazione da parte dell’ISTAT (nel 2011) – le variazioni dei prezzi nel periodo 2007 e 2013 sono state calcolate riconducendo le voci in questione a quelle più direttamente confrontabili (rispettivamente pedaggi e parchimetri e trasporti urbani multimodali).

Mestre 5 luglio 2014