Trentino, nel periodo 2014-2020 pronti finanziamenti UE per 520 milioni di euro

0
450
soldi euro biglietti 100 200 500 1
soldi euro biglietti 100 200 500 1Rossi: «siamo pronti ad utilizzare pienamente i fondi comunitari»

L’Europa non è solo burocrazia, è anche opportunità. Il Trentino se ne è accorto da un pezzo e anche all’appuntamento con la programmazione 2014-2020 si presenta con tutte le carte in regola.

La Giunta provinciale di Trento ha dato il via libera alle linee strategiche per i programmi operativi del Fondo sociale europeo-Fse, del Fondo europeo di sviluppo regionale-Fesr e del Programma di sviluppo rurale-Psr. In ballo ci sono cifre importanti: per il Fse circa 110 milioni di euro, per il Fesr 108, per il Psr 300. Il 50% delle risorse proviene dall’Europa, il resto è coperto al 35% dallo Stato e al 15% da risorse provinciali.

I programmi risultano coerenti con gli obiettivi posti dalla Strategia Europa 2020 e dal quadro di riferimento nazionale ma anche con le linee di indirizzo strategiche della Provincia autonoma di Trento. La suddivisione finanziaria per asse strategico è avvenuta tenendo in considerazione sia le priorità provinciali che l’attuazione del principio europeo di concentrazione, che ha portato all’individuazione di un numero ristretto di misure strategiche.

Per quanto riguarda il Fondo Europeo di Sviluppo regionale gli assi strategici che delineeranno il programma operativo 2014-2020 riguardano il rafforzamento della ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione, la promozione della competitività delle piccole e medie imprese, il sostegno alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Gli investimenti si concentreranno su interventi in grado di incorporare innovazione e ricerca, sviluppando le attività di Ricerca, Sviluppo ed innovazione da parte delle imprese, sfruttando appieno le potenzialità individuate dalla Strategia provinciale di Specializzazione Intelligente. Sarà inoltre data priorità al rafforzamento della presenza sul mercato delle imprese trentine e all’avvio e consolidamento di nuove imprese, in particolare gli spin-off tecnologici. Infine, saranno potenziati gli investimenti che vanno nella direzione di una riduzione dei consumi energetici e dell’impatto ambientale, perseguendo gli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio.

Venendo al Fondo sociale europeo, gli assi di intervento su cui la provincia di Trento intende investire con la nuova programmazione sono l’occupazione, l’inclusione sociale e la lotta alla povertà, l’istruzione e la formazione, la capacità amministrativa. Le maggiori iniziative riguarderanno il finanziamento del Progetto Lingue (progetti volti al sostegno dell’apprendimento linguistico da parte degli studenti e della popolazione adulta nei diversi cicli formativi, interventi formativi per i docenti), il proseguimento delle iniziative legate alla Garanzia Giovani e alle politiche attive del lavoro, la fornitura di buoni di servizio per i lavoratori per favorire la conciliazione tra lavoro e vita privata, il potenziamento dei servizi e attività formative per i disabili e soggetti svantaggiati.

Infine, il Programma di sviluppo rurale. Le tipologie di finanziamento proposte presentano molte conferme della passata programmazione (2007-2013) e alcune novità. Fra le conferme troviamo ad esempio le misure agro-ambientali, l’indennità compensativa, le misure rivolte ai giovani, gli investimenti nelle aziende agricole, nelle cooperative e quelli infrastrutturali. Fra le novità, oltre alla Misura 17 sulla gestione del rischio che verrà attivata a livello nazionale, la Misura 2 che promuove servizi di consulenza aziendale, sostituzione e assistenza alla gestione aziendale e la Misura 16 con due operazioni: la prima rivolta a incoraggiare il dialogo fra imprese agricole e ambiti di ricerca, la seconda volta a sostenere progetti territoriali collettivi in ambito ambientale.

Ampio respiro verrà dato a Leader (19 milioni di spesa pubblica), con il coinvolgimento di due macroaree ove concentrare gli investimenti. La prima macroarea coinvolgerà la Comunità di Primiero, la Comunità Valsugana e Tesino, la Magnifica comunità degli altipiani Cimbri e la Comunità Alta Valsugana e Bersntol. La seconda è costituita dalla Comunità della Valle Dei Laghi, la Comunità della Valle di Cembra e la Comunità Rotaliana – Konigsberg.

Soddisfatto il presidente della provinca, Ugo Rossi: «siamo pronti ad affrontare questo impegno, valorizzando al massimo le risorse comunitarie».