“Campi avventura” della Protezione civile, successo senza precedenti tra i ragazzi del Veneto

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Veneto CAMPI AVVENTUIRA TRICHIANA daniele stival 1Stival: «150 partecipanti guidati da 100 tra accompagnatori e volontari»

«I “Campi avventura” di Protezione civile per ragazzi dagli 8 ai 19 anni, in corso di realizzazione stanno avendo un successo senza precedenti.

E’ una grande soddisfazione per un’iniziativa originale che finanzieremo anche nel 2015» dice l’assessore alla Protezione civile della regione del Veneto Daniele Stival, che sta seguendo personalmente le varie tappe dell’effettuazione di queste settimane formative del tutto particolari.

Già conclusi con un tutto esaurito di adesioni i campi di Dolcè (Verona) per bambini dagli 8 ai 10 anni e di Mazzorbo (Venezia) per i ragazzi tra 13 e 16 anni, nel week end si chiude quello di Trichiana (Belluno) per i ragazzi da 10 a 13 anni e si apre (Domenica) l’ultimo appuntamento, quello al Rifugio Natura del Parco del Delta del Po a Taglio di Po (Rovigo), dedicato per la prima volta ai più “grandi”, da 16 a 19 anni.

Il bilancio è già di gran lunga il migliore di tutte le edizioni già realizzate, con 150 ragazzi (il massimo della “capienza” possibile) coinvolti e reclutati nelle scuole di tutto il Veneto e 100 tra accompagnatori e volontari della Protezione civile ad assisterli e coinvolgerli in un viaggio reale nel mondo dei rischi, della prevenzione, della conoscenza del territorio e delle sue caratteristiche

L’iniziativa, varata negli anni scorsi dall’assessore Stival e curata dal Centro regionale di Protezione civile in collaborazione con le province e le associazioni Agesci e Cngei, sta ottenendo un altissimo gradimento generale.

«La Regione – sottolinea Stival – finanzia questa iniziativa, e lo farà anche nel 2015, sia per il sempre crescente gradimento dimostrato dalle famiglie e dai ragazzi, sia nella convinzione che una reale cultura della protezione civile possa davvero essere creata partendo dai più giovani. Questi ragazzi – aggiunge Stival – imparano divertendosi, ricevendo insegnamenti teorici e operando sul campo esattamente come un esperto del settore, senza peraltro dimenticare l’aspetto ludico. Al ritorno a casa sono loro i migliori ambasciatori che potremmo desiderare».

Con il lavoro di educatori esperti e grazie alle squadre di volontari presenti, i ragazzi vengono avvicinati alle metodologie operative utilizzate, imparano a riconoscere le possibili situazioni di rischio, svolgono da protagonisti attività pratiche sul campo dove imparano le tecniche per la gestione delle emergenze, l’importanza del lavoro di squadra, l’utilizzo di apparati radio, la gestione di unità cinofile, rudimenti di primo intervento sanitario.