Provincia di Reggio Emilia, polemiche sulla vendita delle quote azionarie A22

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Fabio-Filippi-FI-emilia-romagna-ilnordestFilippi: «assurdo cedere un cespite che assicura ogni anno lauti dividendi solo per coprire debiti fatti da una gestione scellerata del PD locale»

Attorno alla decisione della provincia di Reggio Emilia, a tre giorni dal suo scioglimento, di vendere la propria quota societaria detenuta nell’Autostrada del Brennero (A22) per coprire i buchi generati da scelte politiche discutibili del PD locale fa infuriare il consigliere regionale di Forza Italia Fabio Filippi, che sta raccogliendo un dossier dettagliato e si propone di fare il bis con quanto già accaduto con lo scandalo “Terremerse” che ha portato alla condanna per Vasco Errani (PD) che si è dovuto dimettere dalla presidenza della regione Emilia Romagna.

Secondo la nota diffusa da Filippi. «l’ente provincia di Reggio Emilia, a tre giorni dal suo scioglimento, ha pensato bene di fare shopping di lusso. Fin qui non ci sarebbe nulla di male, se a beneficiarne fossero i cittadini reggiani. Invece è capitato l’opposto: la Provincia vende l’unico gioiello dei cittadini, ovvero le redditizie azioni della società Autostrada del Brennero SpA per destinare il lauto ricavato a FierEmilia coprendo così i profondi buchi finanziari che originano da scellerate scelte politiche del PD reggiano». Secondo Filippi, la provincia di Reggio Emilia inietterà 15.500.000 euro in FierEmilia per attuare – così come lo afferma lo stesso Ente provinciale – «il piano da eseguire in modo integrato del concordato di Reggio Emilia Fiere srl».

«Un’operazione scellerata! – tuona Filippi – ma lo sanno i Reggiani che verrebbe sottratta loro una somma così ingente per coprire i debiti della “gestione politica” del PD reggiano in Sofiser, società immobiliare un tempo proprietaria del quartiere fieristico e piena di debiti? A nulla è valsa la fusione di società dai nomi complessi come Sofiser con Siper per dare origine a Reggio Emilia Fiere Srl, che aveva l’obiettivo di diventare “un punto di riferimento fondamentale per l’economia reggiana”. Anzi – continua Filippi – sembra proprio che l’operazione finanziaria sia stata fatta per spostare i debiti del PD reggiano: dal partito all’Ente Fiera. Purtroppo quando non si sa amministrare bene, le pezze sono peggio del buco. I reggiani rischiano di continuare ad avere sul groppone il buco finanziario di Sofiser, come una spada di Damocle per colpa della Provincia che oggi vende le azioni dell’Autostrada del Brennero che garantiscono ogni anno un dividendo netto di ben 650.000 Euro. Oro colato in tempo di crisi!»

Una scelta che non ha convinto più di tanto nemmeno i consiglieri provinciali del PD, alcuni dei quali, pur votando l’atto di cessione, pare abbiano stipulato una polizza assicurativa per mettersi al riparo qualora un domani la Corte dei Conti bussasse alle loro porte.

Filippi prova a trarre una conclusione dell’ennesimo scandalo in salsa progressista: «al di là degli aspetti legali, sui quali valuterò se procedere, come feci con Vasco Errani presidente della regione, sulla vicenda “Terremerse”, evidenzio ancora una volta l’ipocrisia e la totale mancanza di etica di certi politici di sinistra che predicano il bene dei cittadini e poi, nei fatti, fanno solo gli affari propri di partito fregandosene dei Reggiani».