Finanziamenti per le PMI e le Start-Up: imprese e professionisti a confronto a Padova

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finanziamenti PMI 2 1Iniziativa dell’Ordine dei commercialisti patavina per orientarsi tra mini-bond, crowdfunding e cambiali finanziarie

Sono stati i nuovi strumenti di finanza per le PMI e le Start-up al centro del convegno organizzato a Padova dall’Ordine dei commercialisti, moderato da Dante Carolo presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

Quali sono gli strumenti di finanziamento per le imprese alternativi al credito bancario che dal 2011 ad oggi ha perso il 9,2% del totale pari a 84 miliardi di euro, di cui 11 miliardi solamente negli ultimi 12 mesi? Le prospettive per i prossimi anni non sono rosee dato che secondo gli ultimi dati della Banca d’Italia, a luglio 2014 le sofferenze lorde toccano i 172 miliardi di euro, quelle nette i 78 miliardi. In questo contesto gli impieghi al settore privato potrebbero contrarsi di altri 150 miliardi nei prossimi due anni e le imprese devono ricorrere a strumenti di finanza diversi dal credito, come previsto dai due decreti Sviluppo del 2012 che hanno introdotto gli strumenti per aprire un circuito d’intermediazione diretto tra risparmio e investimento, rimuovendo molti ostacoli all’accesso e alla sollecitazione al mercato dei capitali da parte di emittenti, come le imprese non quotate anche di media e piccola dimensione. Ora anche le piccole e media imprese possono essere portate all’attenzione degli investitori internazionali.

finanziamenti PMI 1 1«L’accesso agli strumenti di finanza alternativa al credito come i mini bond, l’equity crowdfunding e la cambiale finanziaria – osserva Pierluigi Riello, dottore commercialista e coordinatore della commissione accesso al credito-merito creditizio dell’Odcec di Padova – rappresenta un’opportunità per le imprese che sono adeguatamente patrimonializzate e che intendono investire in un progetto di sviluppo sostenibile e credibile agli occhi degli investitori, non trattandosi di strumenti per la ristrutturazione e il rifinanziamento del debito, e nemmeno per il salvataggio dell’impresa».

Alcuni casi pratici di emissioni di strumenti di finanza alternativa al credito sono stati analizzati attraverso l’intervento delle imprese Ett Spa e Diaman Tech Srl che hanno già utilizzato strumenti di finanziamento rispettivamente la cambiale finanziaria e l’equity crowdfunding e attraverso l’analisi dei casi di emissione di mini-bond di Rigoni Asiago Srl, Manifattura Plastica Spa, Caar Spa.

Nel corso del convegno è stato analizzato il quadro normativo e fiscale e le prossime linee di sviluppo sia a livello nazionale (il decreto Competitività del giugno 2014 prevede significative misure per favorire la patrimonializzazione e la quotazione in Borsa delle imprese, l’emissione di obbligazioni e l’ampliamento dei canali di accesso al credito) che della Regione Veneto (tramite la finanziaria Veneto Sviluppo ha creato alcuni fondi destinati all’acquisizione di partecipazioni minoritarie e temporanee al capitale di rischio di piccole e medie imprese (PMI) con elevato potenziale di crescita, per supportare e rendere fattivo il percorso di sviluppo delineato dal Piano Industriale).