Veneto, intensificare la lotta alla contraffazione

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veneto protocollo anticontraffazione salvagni donazzan soldà 1Incontrati nella sede della Regione a Venezia i prefetti per esaminare il protocollo d’azione

L’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan, su delega del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, ha incontrato i rappresentanti delle Prefetture del Veneto nella sede della Giunta regionale, a Palazzo Balbi, per un esame della bozza di protocollo d’intesa “Per la lotta alla contraffazione e alla pericolosità dei prodotti, a tutela della concorrenza leale e della sicurezza e salute dei consumatori”.

«I prefetti – ha detto Donazzan al termine dell’incontro – hanno come compito istituzionale di sovrintendere alla sicurezza del territorio tramite anche i comitati provinciali per la sicurezza, quindi sono deputati a un’attività importantissima. La Regione, dal canto suo, con Unioncamere, si è assunta la responsabilità di combattere la contraffazione che tanti danni sta creando alle imprese venete e ai lavoratori, Ora attenderemo le modifiche delle Prefetture alla bozza di protocollo che abbiamo loro sottoposto in modo da procedere prima possibile alla firma di un’intesa veramente operativa fra tutte le istituzioni e le associazioni di categorie venete per combattere con efficacia la piaga della contraffazione».

La bozza è stata predisposta da Unioncamere del Veneto, anche su impulso della Giunta regionale, ed è stata sottoposta nei mesi scorsi al parere dei tanti soggetti – enti ed associazioni coinvolte sul tema. «Il nostro obiettivo – ha detto Donazzan – è di promuovere uno strumento di collaborazione stabile ed efficace in tutto il territorio regionale, perché sappiamo ormai fin troppo bene quanto la contraffazione minacci pesantemente l’economia del Veneto, la tenuta delle aziende e l’occupazione dei nostri lavoratori e spesso anche la nostra salute. Dietro alla contraffazione vive e prospera una vera e propria industria dell’illegalità che, sfruttando il lavoro nero e l’immigrazione clandestina, sia nella produzione che nella commercializzazione, alimenta la criminalità organizzata, il riciclaggio e l’evasione fiscale e contributiva»

Partendo da questi assunti, l’assessorato al lavoro regionale, in accordo con gli assessorati alla tutela del consumatore e al commercio, facendo tesoro di analoghe esperienze già sperimentate a livello locale, ha deciso nei mesi scorsi di proporre il Protocollo regionale d’Intesa per la lotta alla contraffazione.

«Oggi – ha ricordato Donazzan – abbiamo aperto il confronto operativo e molto costruttivo con le Prefetture, dopo aver coinvolto nei mesi scorsi i Comuni, le Camere di commercio le associazioni di categoria e dei consumatori, la Guardia di finanza la Polizia locale, l’Agenzia delle dogane le Questure, oltre alle Università, i sindacati, l’INAIL e l’INPS».

Quattro le aree tematiche d’intervento proposte come focus del Protocollo: lo studio, la formazione e il supporto alle piccole e medie imprese e agli operatori della sicurezza; i controlli, la vigilanza e il presidio coordinato del territorio; l’informazione, la comunicazione e l’educazione; la tutela delle produzioni di qualità. Poi, nella fase attuativa vera e propria il Protocollo prevederà l’organizzazione delle attività in base alle aree d’intervento, attraverso la costituzione di tavoli di coordinamento, guidati di volta in volta da un capofila che avrà il compito di garantire la direzione delle iniziative e il monitoraggio delle attività.

Donazzan ha inoltre annunciato la prossima convocazione delle Procure del Veneto per realizzare insieme un protocollo sulla Giustizia che «dovrà puntare – ha precisato – a non vanificare i risultati e le attività di contrasto alla contraffazione conseguiti dalle forze dell’ordine». E ancora, particolare importanza, per l’assessore, rivestirà il coinvolgimento delle scuole «poiché le buone abitudini del cittadino e del consumatore consapevole partono dall’educazione e dalla cultura».