Il Balletto dell’Arena di Verona apre a Trento la Stagione “InDanza” con “Medea” di Renato Zanella.

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Fondazione arena verona Medea 2014 FotoENNEVI 120814 0448 1
Fondazione arena verona Medea 2014 FotoENNEVI 120814 0448 1Una rilettura coreografica della nota tragedia di Euripide sull’omonima opera del compositore greco Mikis Theodorakis

Un’apertura di stagione all’insegna della grande danza. Il Teatro Sociale di Trento ospita come primo appuntamento di “InDanza” il Corpo di Ballo della Fondazione Arena di Verona impegnato nella lettura coreografica di una delle più note tragedie di Euripide, Medea, firmata dal direttore Renato Zanella sulle note dell’omonima opera di Mikis Theodorakis. Appuntamento giovedì 16 ottobre alle ore 20.30.

Con una formazione accademica alle spalle ed esperienze di rilievo come direttore artistico di compagnie e festival, Renato Zanella è dalla scorsa stagione alla guida del Corpo di Ballo della Fondazione Arena, compagnia che ha “ricostruito” sia dal punto di vista del repertorio – trasformandola in parte in compagnia d’autore -, sia nell’organico con l’inserimento di nuove brillanti leve.

Coreografo dal 1993, anno in cui la star del balletto Marcia Haydée lo chiama allo Stuttgarter Ballett, Zanella è direttore del Wiener Staatsballett dal 1995 al 2005, poi direttore del Greek National Ballet, prima di ritornare nella sua Verona come coreografo ospite e infine Direttore del Ballo (dal 2013). Per la compagnia scaligera ha composto diversi balletti, da Omaggio a Ravel a Cercando Verdi, fino a due nuove versioni di grandi classici del repertorio ottocentesco come lo Schiaccianoci e il Lago dei cigni.

La sua Medea, non nasce per la compagnia areniana, bensì nel 2011 per l’International Festival of the Aegean, sull’isola di Syros. Il successo della produzione ha spinto l’autore a rimontare il titolo per la compagnia che ora dirige e la ‘versione italiana’ di Medea ha debuttato all’Estate Teatrale Veronese 2014. Anche da noi trionfale accoglienza, complice l’opera di Mikis Theodorakis (composta nel 1991) e l’intramontabile vicenda narrata da Euripide di cui Zanella fa un efficace sunto danzante.

«Medea – spiega Zanella – è la storia di una donna come di tante donne. E’ un dramma familiare che ancora oggi si ritrova nelle cronache nere che possiamo leggere sul giornale o vedere in televisione. Il mio balletto è una rivisitazione in chiave moderna di una delle tragedie più struggenti del teatro classico. Tradizione e innovazione s’incontrano in una commistione di arti per uno spettacolo senza tempo».

La vicenda è nota: Medea, madre e moglie vittima del tradimento del marito Giasone, si rivela essere crudele carnefice dei suoi figli per vendetta. Lo spettacolo, in un unico atto, ne ripercorre la vicenda partendo dal momento in cui, compiuto l’atto crudele, Medea racconta l’origine del suo gesto estremo. Il coreografo rappresenta quindi i passaggi della storia attraverso una danza neoclassica dal forte valore espressivo, ambientata in una scenografia essenziale e simbolica.

Al Teatro Sociale di Trento si riconferma il cast principale del debutto veronese: la prima ballerina areniana Teresa Strisciulli torna ad interpretare Medea, mentre accanto a lei Sofia Pintzou è la Corifea. Scilla Cattafesta veste i panni di Glauce, Antonio Russo di Giasone, Evghenij Kurtsev di Egeo e Pietro Occhio di Creonte. Nel ruolo dei Messaggeri ritroviamo Marco Fagioli, Ivan Piccioli e Massimo Schettini.