Provincia di Verona, da gennaio ad agosto crescono i turisti

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provincia verona presentazione dati stagione turistica 1Nonostante la brutta stagione, ci sono stati 100.000 arrivi in più

La provincia di Verona si conferma una delle mete turistiche più attrattive, come attestano i dati presentati nella sede della Provincia dal neo presidente Antonio Pastorello assieme a Olivero Fiorini (consorzio turistico Verona Tuttintorno) e Loris Danielli (provincia di Verona Turismo).

Con un aumento rispetto all’anno precedente di oltre 100.000 arrivi, i primi 8 mesi del 2014 registrano un bilancio positivo per il turismo della provincia di Verona, nonostante il brutto tempo dell’estate. Le statistiche effettuate analizzano i movimenti di visitatori in tutto il territorio scaligero e forniscono il dettaglio di Capoluogo, Lago, Est veronese e Lessinia. Oltre ai dati dell’intera provincia sono presenti informazioni sulla provenienza dei turisti, sia dall’Italia che dall’estero.

Le statistiche, fino al 31 agosto, registrano i seguenti dati per tutta la provincia di Verona: gli arrivi sono stati 2.823.131 (+3,73% sul 2013) e le presenze 11.138.268 (+2,09% sul 2013). A Verona capoluogo gli arrivi sono stati 562.463 (+5,61%) e le presenze 1.151.167 (+7,59%); per quanto riguarda alcune specifiche zone attrattive come il lago di Garda, possiamo rilevare che gli arrivi sono stati 1.843.722 (+2,30 % sul 2013), mentre le presenze sono state 9.108.689 (+0,93%).

Il turismo nell’intera provincia di Verona è rappresentato per il 79,08% da turisti stranieri, tra cui spiccano quelli di area tedesca – 4.139.434 le presenze tra tedeschi e austriaci – che raggiungono percentuali pari al 47% del totale delle presenze straniere. I turisti dell’area tedesca si confermano il gruppo più consistente in tutte le zone della provincia. Variano invece, da zona a zona, le provenienze del secondo gruppo più numeroso: Verona capoluogo, turisti americani

(13,87%); area STL Garda, turisti dei Paesi Bassi 19,23%; comprensorio Est-Pianura veronese, turisti asiatici (16,08%); comprensorio Lessinia, turisti Europa centro orientale (8,79%).

Per Antonio Pastorello «nonostante il momento di crisi il turismo regge: in provincia è stato registrato un +3,73% sul 2013 per quanto riguarda gli arrivi, e un +2,09% sul 2013 per quanto riguarda le presenze. Ora è necessario che la Regione renda effettive le disposizioni in materia di turismo contenute nella recente legge regionale, e ci metta così in condizioni di operare in modo adeguato e con le necessarie direttive. La nostra società “Provincia di Verona Turismo” possiede il know-how necessario per affrontare il mercato e lo ha abbondantemente dimostrato in questi anni, non ultimo con la gestione degli IAT. Abbiamo validi operatori, un servizio di qualità e le potenzialità per implementare l’offerta, anche in considerazione dell’affluenza di nuovi turisti cinesi e russi. Ora, però, vista la generale situazione di stallo, ho deciso di convocare a breve sindaci, consorzi e uffici turistici per vedere di trovare una soluzione. La Provincia di Verona ha dimostrato in questi anni a tutta Italia di essere in grado di fare squadra e lavorare bene con risultati positivi. Faremo pertanto proposte costruttive e cercheremo di collaborare per superare questo momento».

Secondo Oliviero Fiorni «la situazione è di grande difficoltà, le risorse di cui disponiamo attualmente sono quelle messe a disposizione da sponsor e Camera di commercio. Auspichiamo una maggiore attenzione e sensibilità nei nostri confronti, considerando che i fondi per la promozione potrebbero, per esempio, arrivare dalla tassa di soggiorno riscossa dal comune di Verona. C’è anche da dire che le norme attuative della legge regionale sul turismo non sono ancora note e quindi non sappiamo come agire. Mi auguro che si possa trovare il modo di uscire da questa impasse con una forte sinergia tra enti».

Loris Danielli ha fatto una disamina della situazione: le mie riflessioni riguardo il settore turistico sono contrapposte. Da un lato è grande la soddisfazione dal momento che, nonostante le condizioni meteorologiche avverse tra luglio e agosto, le presenze sono aumentate evidenziando un ottimo lavoro di promozione, informazione e commercializzazione: Verona è stata una delle poche province a registrare risultati positivi. Dall’altra, la situazione che ci troviamo a vivere come società è critica: la Regione deve ancora esprimersi sulle nostre future funzioni e destinazione. Il “Patto di stabilità” ci penalizza fortemente e, se la Regione non darà indicazioni, dal 1° novembre saremo costretti a ridurre la nostra operatività e a mettere in cassa integrazione parte del personale. Abbiamo consensi, sponsor e un bilancio sano, sarebbe assurdo che venisse compromesso quanto abbiamo costruito in questi 10 anni».