Friuli Venezia Giulia, nel 2014 trapianti in crescita del 30%

0
347
chirurghi-operazione-ilnordest
chirurghi-operazione-ilnordestTelesca: «i centri ospedalieri della regione crescono per attività e qualità»

«Nel 2014 abbiamo registrato un incremento dei trapianti di organi del 30%. Questo ci riempie di soddisfazione perché permetterà di riportare all’eccellenza un centro che si è sempre distinto in Italia e che oggi, grazie a un processo di miglioramento del percorso di cura dei pazienti affetti da insufficienza d’organo attivato dalla Regione, conserverà gli alti standard di risposta che sono richiesti a una attività ad alto impatto come è quella trapiantologica».

Lo ha reso noto l’assessore regionale alla salute Maria Sandra Telesca intervenendo a un incontro organizzato dalla Consulta regionale donazione e trapianti Friuli Venezia Giulia per illustrare le novità della riorganizzazione della filiera dei trapianti.

Da inizio 2014 sono stati realizzati 28 trapianti al fegato (quasi il doppio rispetto al 2013) ed è migliorata l’iscrizione in lista d’attesa. In totale, con quelli al rene e al cuore, i trapianti sono stati 74 (erano stati 57 nel 2013). A questi dati si devono aggiungere tre trapianti di rene da vivente e più di 75 trapianti di cornee, oltre a quelli – molto numerosi – relativi alle cellule staminali e ai tessuti non oculari. Per quanto riguarda i donatori, ad oggi sono stati 42 nel 2014, pari ad un aumento di circa il 30 per cento rispetto al 2013.

Il Friuli Venezia Giulia – ha ricordato il coordinatore del centro regionale trapianti Roberto Peressutti – è l’unica tra le regioni con meno di un milione e mezzo di abitanti in Italia ad avere un centro politrapianto: i dati al 31 ottobre di quest’anno registrano oltre 1.900 trapianti (di cui 543 di fegato o combinati).

Ringraziando la Consulta regionale dei trapianti, Telesca ha commentato che «le associazioni hanno il dovere di pungolare le istituzioni, noi che le rappresentiamo raccogliamo questa sfida ma con onestà si deve riconoscere che cambiare non è mai un processo facile». Telesca ha riconosciuto «momenti complicati nel settore dei trapianti» ma ha assicurato che ora «è vicina una soluzione e questo si deve al lavoro del coordinatore del Centro regionale trapianti, al direttore del Santa Maria della Misericordia, alla direzione centrale Salute e a tutti i professionisti a cui chiediamo lo sforzo di collaborare in sintonia a beneficio di tutti i nostri pazienti». L’assessore ha infine ricordato che la Regione è al lavoro anche per la riorganizzazione della rete patologica «che fa parte del disegno riorganizzativo complesso che supporta complessivamente i trapianti della regione e in particolare quelli di fegato».

Gli obiettivi del “Documento di indirizzo per la presa in carico delle gravi insufficienze d’organo” previsto dall’Accordo della Conferenza Stato Regioni e approvato dalla Giunta regionale nel marzo scorso, sono stati illustrati nel dettaglio dal direttore regionale dell’Area assistenza ospedaliera Giuseppe Tonutti. Il documento prevede l’istituzione, da parte della Regione, della rete per la presa in carico dei pazienti con il fine di seguirli con protocolli diagnostico-terapeutici condivisi per ogni filiera d’organo (cuore, fegato, rene…) in modo che il focus passi dal trapianto, che costituisce l’opzione terapeutica più complessa, al paziente con insufficienza d’organo, che deve essere preso in carico e seguito lungo tutto il decorso della patologia. Garantire ai pazienti un percorso di diagnosi e cura omogeneo su tutto il territorio e aggiornare la composizione del Comitato regionale trapianti affinché possa fornire il proprio apporto al funzionamento della Rete attraverso le diverse professionalità coinvolte e le associazioni più rappresentative è l’obiettivo fulcro della riorganizzazione.