Premiati i migliori speck dell’Alto Adige

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CamCom BZ eos Blickle promozione speckIniziativa dei macellai di Confartigianato Alto Adige e Pur Südtirol

La sezione di mestiere dei Macellai lvh.apa Confartigianato Bolzano e PUR Südtirol hanno promosso, di concerto con il TIS, il primo concorso dello speck altoatesino. Dopo un’attenta valutazione, basata su criteri piuttosto rigidi, stato premiato il miglior speck dell’Alto Adige.

Il protagonista è uno degli alimenti più tradizionali e più amati dell’Alto Adige. Ogni anno circa 30.000 tonnellate e dunque 6,5 milioni di baffe di suino vengono prodotte in provincia con grande cura e seguendo la tradizione artigiana. Il soggetto in questione è lo speck altoatesino: «con l’obiettivo di rafforzare l’immagine dei produttori e di accrescere la consapevolezza della qualità tra i consumatori, i Macellai lvh.apa hanno organizzato di concerto con PUR Südtirol e con il TIS il primo concorso dello speck altoatesino – ha affermato Alexander Holzner, membro della consulta della sezione di mestiere Macellai -. L’obiettivo del concorso era quello di valorizzare adeguatamente questo prodotto, vero e proprio biglietto da visita della nostra categoria».

confartigianato bz Concorso dell speck altoatesino premiazione 1A spiegare come sia nata l’idea del primo concorso dello speck altoatesino è stato viceversa l’amministratore delegato di PUR Südtirol Ulli Wallnöfer: «alimenti locali di elevata qualità come lo speck rappresentano un vero e proprio prodotto di riferimento per l’Alto Adige. Perché dunque non seguire l’esempio del vino, implementando la costante ricerca della massima qualità e premiando i migliori tra i migliori?» Della medesima opinione il vice presidente di lvh.apa Giorgio Bergamo, che ha avuto modo di lodare la grande valenza dei prodotti locali ed in particolare quella dello speck altoatesino.

Affidandosi ai rigidi criteri della DLG (Deutschen Landwirtschaftsgesellschaft), una giuria di esperti ha compiuto una degustazione senza conoscere i produttori dei diversi speck. I componenti della giuria erano Paul Christanell, giudice specializzato nei salumi presso la DLG nonché macellaio qualificato e maestro di settore; il cuoco d’élite Gerhard Wieser; la direttrice della scuola professionale per l’economia domestica di Aslago Gudrun Ladurner; Brigitta Raffl, da molti anni collaboratrice nel comparto gastronomia di PUR Südtirol e contadina; Matthias Messner, direttore del consorzio dello speck.

«La valutazione è stata effettuata prendendo in considerazione alcuni aspetti ritenuti cruciali: aspetto esteriore, aspetto al taglio, secchezza del bordo, consistenza, odore e gusto» hanno spiegato gli esperti Paul Christanell e Gerhard Wieser. Per conquistare la medaglia d’oro era necessario ottenere il massimo punteggio (su una scalda da 1 a 5) da tutti i membri della giuria in tutti gli ambiti presi in esame. Complessivamente, sono state 47 le baffe di speck altoatesino iscritte alla competizione. Tra queste, solo una ha ottenuto la medaglia d’oro: a conquistarla la macelleria Pfattner Johann di Lazfons. A meritare l’argento sono state 11 macellerie, mentre la medaglia di bronzo è andata ad ulteriori 13 produttori.