Trasporto merci su strada, ecco le novità del 2015 per committenti e vettori

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Da sx De Gonzalo Riguzzi Del Gobbo Fanutti foto Fabbro 1
Da sx De Gonzalo Riguzzi Del Gobbo Fanutti foto Fabbro 1Seminario di Confindustria Udine. In Trentino gli autotrasportatori di Confartigianato Imprese chiedono l’introduzione del salario minimo a livello europeo

Le novità 2015 per committenti e vettori in materia di autotrasporto a seguito delle modifiche introdotte dalla legge di Stabilità 2015 sono state al centro a palazzo Torriani di un apposito seminario promosso da Confindustria Udine, che ha visto anche una nutrita presenza della Polizia Stradale e di diverse imprese provenienti da altre province. L’incontro ha costituito soprattutto un momento di illustrazione e dibattito sull’applicazione operativa delle nuove disposizioni, non tutte ancora chiare e per le quali qualche precisazione ministeriale potrebbe essere certamente utile.

Lorena Del Gobbo, capogruppo trasporti e logistica di Confindustria Udine, ha sottolineato come l’aspetto su cui prestare maggiormente attenzione tra le recenti modifiche normative sia la responsabilità solidale del committente di fronte a potenziali irregolarità retributive, contributive ed assicurative del vettore, tanto che nella scelta di quest’ultimo occorrerà preventivamente farsi rilasciare un Durc di data non anteriore ai tre mesi.

Sono quindi intervenuti, in qualità di relatori, i professori Maurizio Riguzzi, dell’Università di Verona, e Marco Lopez De Gonzalo, dell’Università Statale di Milano. L’esposizione di Riguzzi si è incentrata sulla genesi che ha portato all’abolizione dei costi minimi di esercizio come conseguenza della sentenza della Corte di Giustizia UE, tanto che, con le modifiche appena introdotte, l’attenzione del legislatore si è spostata dall’aspetto costi a quello della verifica della regolarità contributiva e previdenziale del vettore, azione di controllo che fa capo al committente del trasporto e per il quale è stata introdotta un nuovo tipo di responsabilità solidale.

Da parte sua De Gonzalo ha rimarcato come le continue modifiche apportate negli ultimi anni alla disciplina che regola l’autotrasporto merci rendono il quadro normativo abbastanza variabile. Si è poi soffermato sulla delicata questione dell’azione diretta da parte del secondo sub-vettore, il cui contratto è nullo per espressa disposizione normativa, salvo il diritto a percepire il corrispettivo, principio che vale allora, per logica conseguenza, anche per la possibilità di esperire l’azione diretta verso i soggetti precedenti della filiera.

Infine, è stato sottolineato che per i contratti stipulati fino al 31 dicembre 2014 sulla base di un corrispettivo che teneva conto dei costi minimi di esercizio, questi continuano a valere anche nel 2015, salvo che con un apposito addendum non si voglia passare alla libertà negoziale del corrispettivo ora previsto dalla legge n. 190/14.

Da parte degli autotrasportatori aderenti a Confartigianato Trentino viene invece la richiesta d’introdurre a livello europeo un salario minimo per gli autisti, anche per evitare fenomeni sempre più diffusi di macroscopiche differenze di trattamento del personale tra i vari paesi comunitari, cosa che induce molte imprese italiane dell’autotrasporto a delocalizzare la sede operativa dell’azienda in paesi con costo del lavoro ridotto. Gli imprenditori trentini che si sono incontrati con l’europarlamentare regionale Herbert Dorfmann, hanno ribadito la richiesta di introdurre un gasolio professionale europeo, anche per arrivare ad un prezzo omogeneo del carburante tra tutti i paesi dell’Unione, oltre a richiedere una politica che punti al livellamento verso il basso delle diverse politiche fiscali nazionali.